Cesaro: «La nave dei rifiuti? Potrebbe essere l'ultima»
Ma da palazzo Santa Lucia replica polemica: nessuna competenza
NAPOLI — Il primo a storcere il naso, sotto gli schiaffi freddi del vento, è stato il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro: «Se non ci liberiamo del talquale, della spazzatura così com'è, e la Regione non ci autorizza a esportarlo, questa sarà la prima e l'ultima nave a partire». Una frase che ha rischiato di rovinare la festa al molo 44 del porto di Napoli, dove è attraccata la nave olandese dei rifiuti. La Regio - ne, a distanza di qualche ora, ha poi fatto sapere che non ha competenze sulle autorizzazioni, ma che occorre verificare se le direttive Ue consentono il trasferimento a migliaia di chilometri di distanza del rifiuto non trattato. E la Sap.Na, la società provinciale per l'ambiente, che ha controreplicato: «Abbiamo richiesto alla Regione Campania unicamente l'autorizzazione ad effettuare il processo di pressatura ed imballaggio del rifiuto tal quale, nulla modificando rispetto all'attuale ciclo funzionale ed impiantistico. Si evidenzia infine che, in ogni caso, la normativa attuale consente il trasferimento del rifiuto tal quale (codice 20) al di fuori del territorio della Campania, solo previo accordo tra la Regione e le analoghe istituzioni nazionali ed internazionali». La giornata «storica» della prima nave dei rifiuti è scivolata sul solito epilogo polemico. Eppure, tutto era stato preparato con cura. Con i tecnici olandesi della Nordstern, l'imbarcazione che caricherà nelle prossime ore tremila tonnellate di rifiuto secco lavorato nello stir di Caivano per farle bruciare a Rotterdam, che sorridenti e incuriositi scattavano foto a ripetizione alla selva di cineoperatori assiepata dietro le transenne del piazzale del molo 44. Per loro, per gli olandesi, la curiosità era generata dalla singolarità dell'evento, surreale nella sua rappresentazione seriosa, alla cui celebrazione hanno partecipato il sindaco Luigi de Magi-stris; il vice, Tommaso Sodano; il presidente della Provincia, Cesaro; il comandante Domenico Picone, della Direzione marittima; ufficiali della Marina militare e della Guardia di Finanza e i dirigenti di Arpac e Asìa. Certo, gli olandesi, probabilmente, non pensavano di trovare un'accoglienza così impeccabile per un carico di monnezza. Mancava soltanto il sacerdote a benedire le balle che una gru ha incominciato a caricare lentamente sulla nave. Mentre sindaco e vice, orgogliosi, continuavano a ripetere che «si tratta di un avvenimento storico che serve per tenere Napoli pulita», che «è la prima volta che viene organizzata una iniziativa del genere in Italia». Con l'auspicio, ha poi aggiunto de Magistris, che «con la partenza delle navi per l'Olanda possiamo anche pensare a trasformare la Tarsu da tassa a tariffa. Anzi, ora che la nave c'è, per fermarla devono solo bombardarla». Persino i colori distinti dei caschi di protezione hanno contribuito a rimarcare la severa ufficialità dell'evento: con gli olandesi che hanno indossato il loro copricapo arancione e gli amministratori napoletani che hanno esibito un casco az - zurro nuovo di zecca. Il presidente della Provincia, Cesaro, ha scherzosamente rimproverato il sindaco: «Dovresti metterti quello arancione, tu. Con la tua rivoluzione». Poi, lasciandosi ingoiare dal bavero del suo cappotto, ha rilanciato: «Le navi sono un tentativo. Un esperimento. Non la soluzione del problema». Ma dalla Regione Campania è arrivata come un siluro una secca precisazione. Per ricordare che «non ha la titolarità per autorizzare lo smaltimento di rifiuto talquale (codice 20) fuori dal suo territorio». E per aggiungere che «la Sap. Na. ha chiesto al settore provinciale ambiente della Regione l'autorizzazione a trasformare il processo attuale di trattamento degli stir di Tufino e Giugliano, che prevede selezione e tritovagliatura dei rifiuti, nel mero trattamento del rifiuto tal-quale, ritenendo questa variante come "non sostanziale". Lo Stap Na, al contrario, ritenendo che la modifica sia sostanziale, tanto che la richiesta è articolata in 17 punti, ha autorizzato solo la pressatura e imballatura del rifiuto tal-quale perché già contenuta nell'autorizzazione ambientale integrata originaria. Ciò detto, si precisa che occorrerà verificare se lo smaltimento fuori regione del talquale sia consentito dalle attuali normative comunitarie e nazionali, non essendo la Regione competente in materia». Invece, il vicesindaco Sodano ha tenuto a ribadire che «con il consorzio Asia-Sapna ci siamo occupati del contratto con l'Olanda che ci permette di portare all'estero zoomila tonnellate complessive e che possono essere aumentate se ce ne sarà bisogno». Il compito di provvedere al trasferimento in altre regioni, ha sottolineato, infine, «non è nostro, ma della Regione». Pure nel centrodestra la questione ha generato divaricazioni: «Ci auguriamo — ha commentato Fulvio Martusciello, capogruppo regionale del Pdl — che non ci sarà nessuna critica dalle parti politiche: le operazioni di carico di rifiuti sulla Nordstern diretta in Olanda sono una buona notizia e ci auguriamo che di questo sia concorde tutto il mondo politico, senza alcuna demagogia e alcuno spirito di appartenenza». Ma Luciano Schifone, presidente del Tavolo del par-tenariato e consigliere regionale del Pdl, e Marco Nonno, consigliere comunale del Pdl, hanno espresso il loro disaccordo: «Una volta esportavamo eccellenze, oggi grazie a De Magistris internazionalizziamo la monnezza».