CASO ASIA SODANO RIVELA: OCCORRE RBÉaJILDIRARE LA PARTECIPATA, DEL GIUDICE PRI ADATTO AI NOSTRI OBIETTIVI. LETTlERI: RESTA ZONA D'OMBRA

«Rossi, scontro con dirigenti»

6 gennaio 2012 - Mariano Rotondo
Fonte: Giornale di Napoli

Il vicesindaco Tommaso Sodano vuole mettere la parola fine sull'avvicendamento alla presidenza di Asia. E lo fa spiegando per filo e per segno, senza mezzi termini, quelli che sono i motivi che hanno spinto la Giunta a scegliere Raffaele Del Giudice come numero uno della partecipata ambientale del Comune al posto di Raphael Rossi. «Del Giudice ha un'idea del lavoro che è più idonea a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati già in campagna elettorale - spiega il numero due di Palazzo San Giacomo - questo senza mettere in discussione le capacità di Rossi che per sei mesi ci ha traghettati verso gli attuali risultati. Purtroppo l'Asia è un sistema comunque complesso - continua l'assessore all'Ambiente - e con l'ex presidente abbiamo avuto qualche difficoltà a mantenere l'equilibrio con alcuni dirigenti dell'azienda». Insomma, l'avvicendamento - come si dice in termini sportivi - è avvenuto per scelta tecnica, con Del Giudice considerato più adatto agli obiettivi del Comune in termini di rifiuti. Per Rossi, invece, c'è stato qualche problema di compatibilità con i "colonnelli" della partecipata. Ma nonostante le spiegazioni resta la polemica, con il leader dell'opposizione in consiglio comunale, Gianni Lettieri, che entra nella vicenda: «Nonostante i tentativi di chiudere sbrigativamente la questione da parte di de Magistris - spiega - permangono preoccupanti zone d'ombra relativamente alla rimozione di Raphael Rossi. Da un lato il sindaco dichiara che Rossi ha svolto bene il suo compito e resterà a disposizione della sua squadra, dall'altro Sodano dice che Del Giudice ha maggiori competenze e garantisce migliori rapporti con il personale della società. Si mettessero d'accordo, sennò si legittima il sospetto che la rimozione di Rossi derivi da una spaccatura interna con Sodano sulla questione dell'assunzione dei 24 lavoratori dell'ex bacino Napoli 5». Arriva la controreplica della maggioranza: «Non ci pare che, nell'avvicendamento di presidenti, all'Asia, al posto di Raphael Rossi, sia stato nominato un noto incapace e ambiguo manager. Così come non ci pare che le ragioni di tale decisione siano state nascoste o occultate, e non discusse. Si è tenuta una lunghissima conferenza stampa proprio per illustrarne i motivi». Ad affermarlo, è Vincenzo Ruggiero, segretario cittadino di Napoli dell'Italia dei Valori. «Stupisce, in parte - sottolinea - il clamore di una decisione che tutto sommato sta tra le cose che possono accadere, senza per questo mettere in discussione la tenuta etica o la volontà di proseguire in una linea di assoluto rigore e trasparenza». Interviene anche il consigliere di "Napoli è Tua", Pietro Rinaldi: «Rossi non è stato rimosso, ma sostituito da Raffaele Del Giudice che in questo momento offre maggiori garanzie - dice - Per essere chiari è stato sostituito da uno più bravo. Non che Rossi non sia bravo, ma Del Giudice è più bravo. Avere il coraggio di fare un passo indietro per il bene della città è un segno di forza e non un atto da criticare - continua il consigliere comunale - Raffaele Del Giudice è da sempre interno alle lotte contro discariche ed inceneritori che ci sono state sul territorio campano, ritrovandosi spesso fianco a fianco con gli attivisti dei comitati sui territori a Chiaiano come a Giugliano - afferma ancora Rinaldi - Del Giudice è simbolo della lotta contro le ecomafie per il suo impegno civico nei comitati locali offre grandi garanzie di rapporti proficui con i cittadini in un momento in cui è necessaria la massima collaborazione di tutti».

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