La Suprema Corte ha ribaltato alcune decisioni precedenti dei giudici tributari

Ecotassa, stangata della Cassazione la Fibe deve 35 milioni alla Regione

Comune e Regione braccio di ferro sugli impianti, ma entrambi trattano con la "A2A"
5 gennaio 2012 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

LA CASSAZIONE, a fine anno, ha detto una parola definitiva sul contenzioso fra la Fibe e la Regione.
LA SOCIETA` Fibe, vincitrice della famosa gara per lo smaltimento dei rifiuti, deve alla Regione 35 milioni di ecotassa mai pagata. La società aveva obiettato che l'o : etto dell'imposizione, l milione e 400 mila tonnellate di rifiuti portati in discarica a partire dal 2001, non erano assoggettabili in quanto frutto di «risanamento ambientale». Tesi accolta dalle autorità tributarie. E smentita ora dalla Cassazione, che impone alla Commissione tributaria regionale campana di riesaminare la vicenda e considerare che «tutto ciò che si conferisce in discarica è rifiuto e, dunque, la parte che ne invoca una diversa natura ne provi la effettiva natura». Dunque sono dovuti 35 milione non solo. La Corte ritiene illegittimo anche il mancato pagamento di oltre 2 milioni sui sowalli, che erano comunque da ritenere a tassazione agevolata.
Mentre il passato della emergenza rifiuti dà ancora i suoi frutti amari, la contesa sul termovalorizzatore di Napoli Est entra nelvivo, conta«A2A», la società che giàgestisceAcerra, che si trova in mezzo alla contesa fra Regione e Comune. Ieri in Comune c'è stato un incontro con alcuni dirigenti della Amsa, l'azienda comunale milanese, e della Ecodeco, entrambe afferenti ad «A2A». Ne è scaturito un comunicato di Palazzo San Giacomo che chiama in causa anche il Comune di Milano: «Nell'ambito della collaborazione a fra le amministrazioni, Napoli e Milano si sono impegnati a sostenere le rispettive aziende partecipate, al fine di provvedere alla realizzazione di un'adeguata dotazione impiantistica, in grado di valorizzare i materiali rinvenenti dalla raccolta differenziata del Comune di Napoli e della sua area metropolitana». Insomma Amsa e Asla collaboreranno, non si esclude una società mista fra le due. E Napoli vuole sfruttare il know-how meneghino per un impianto di selezione e uno di trattamento per l'umido. Peccato che nel frattempo arrivava dalla Regione la nota relativa alla chiusura dei termini perla gara per il termovalorizzatore. Una sola la manifestazione di interesse sopravvissuta, e ne è protagonista proprio «A2A», in cordata con Eureca e Cnim. Un esito che in qualche modo riporta a fine novembre, quando la precedente gara andò deserta salvo la presentazione fuori tempo di una manifestazione di interesse da «A2A». Azienda che però, come visto, intanto dialoga col Comune per una soluzione alternativa.
Il vicesindaco Tommaso Sodano Sodano non è preoccupato: «Sono convinto che non sono interessati all'inceneritore, vista l'opposizione del Comune». Implicital'aspettativadiunaRegione che ora rinunci comunque al «dialogo competitivo» previsto dal bando, ovvero la trattativa con l'unico interessato. La cui offerta verrà comunque esaminata oggi dalle strutture del commissariato. Quel che è certo è che il braccio di ferro fra Comune e Regione deve essere risolto prima della convocazione a Roma, il 9 gennaio, dal ministro Corrado Clini.

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