Una nave olandese per salvare Napoli
Arriva al porto di Napoli la nave che dovrà portare tare 3 mila tonnellate di monnezza a Rotterdam in Olanda. Contemporaneamente, però, lascia l'incarico della gestione dei rifiuti Raphael Rossi, silurato dal sindaco ad appena sei mesi dall'insediamento ai vertici dell'Asia, l'agenzia municipale dei rifiuti. Sono le contraddizioni delle vicende dell'emergenza monnezza, le cui origini vennero certificate per la prima volta con un decreto nel 1994 dell'allora presidente del Consiglio dei Ministri Carlo Azeglio Ciampi. Di decreti in decreti e di commissari in commissari (nominati da Palazzo Chigi con i governi Dirti, Prodi e Ber-lusconi) si è arrivati alla consapevolezza che la monnezza non può essere lavorata e smaltita a Napoli ma deve essere portata all'estero. In verità dopo l'ultima crisi del febbraio 2011 quando perle strade giacevano non meno di duemila tonnellate e la Ue aveva minacciato l'Italia di sanzioni per non aver ottemperato alle direttive antinquinamento sembrava che la situazione dovesse normalizzarsi. Come primo cittadino non c'era più la debole e confusionaria Rosa Russo Jervolino e a Palazzo San Giacomo si era insediato l'ex pm Luigi de Magistris mentre a Palazzo Santa Lucia presidente della Regione era diventato Caldoro a capo di una colazione di centrodestra. Fallita la solidarietà tra Regioni italiane (non solo quelle del Nord ma anche la Puglia di Nichi Vendola) il neo-sindaco pescò a Torino un giovane esperto, specialista nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata. Neanche il tempo di raccogliere le idee e abbozzare un progetto che de Magistris lo ha sostituito con Raffaele Del Giudice. Molte le illazioni sul cambio di guardia ma al fondo sembra che il primo cittadino temesse di perdere il controllo sulle assunzioni e sulla riorganizzazione dell'Asia. L'agenzia comunale, con la Sapna provinciale, ha fatto però in tempo per sottoscrivere un accordo con la società olandese AWR che gestisce l'inceneritore di Rotterdam. Una società che con i rifiuti non ci rimette, ci guadagna, assume, dà lavoro e che ha trovato vantaggioso spedire una nave a Napoli per portarsi indietro, per ora tremila tonnellate di rifiuti, ed altre tonnellate in seguito al fine di far lavorare il suo inceneritore attualmente sottoutilizzato e quindi non a pieno regime. La nave in viaggio dall'Olanda si chiama Nordstern, di 88 metri lunghezza, 13 di larghezza e una stazza di 3700 tonnellate e batte bandiera di Antigua Barbauda. Procede lentamente (velocità massima dieci nodi) perché è una nave adatta alla navigazione fluvio-marittima e che quindi una volta in mare aperto non sviluppa velocità essendo priva di una chiglia adeguata. Su questo trasporto si potrebbe scrivere un romanzo. Ditta olandese per i rifiuti, bandiera dei paradisi fiscali, trasporto tedesco. Per garantire la riuscita di operazioni complesse i tedeschi non mancano mai. Il trasporto quindi è della ditta privata Wessels Shipping Company che fa capo alla famiglia Wessel, la quale opera in diversi settori imprenditoriali. La sola flotta è costituita da 42 navi, di cui quattro adibite al trasporto container in mare aperto. Gli interrogativi sono molti: il contratto per quante tonnellate è previsto considerato che Napoli ne produce circa 3000 al giorno, quanto costeranno alle due aziende pubbliche (in piena crisi si parlava di 215 euro a tonnellata, ossia 400 mila euro al giorno), quali ditte effettueranno il carico e scarico al porto di Napoli e quali banchine saranno utilizzate? Saputa la notizia un napoletano faceto ha commentato su un blog sarebbe bene che sulla nave caricassero anche tutti gli indagati per la monnezza.