Rotta una parte della sonda. Ieri le piogge torrenziali hanno allagato la cava
Chiaiano, da quattro giorni stop ai carotaggi
Si è fermata quattro giorni fa la trivella che sta effettuando i sondaggi nel sottosuolo della cava di Chiaiano: a quota 115 metri è saltata la fresatrice della sonda. Si allungano perciò i tempi per avere i risultati dei test
8 giugno 2008 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Trivella rotta, sondaggi bloccati da quattro giorni. A Chiaiano, da giovedì, i tecnici incaricati di effettuare i rilievi, per verificare se la cava individuata dal commissario De Gennaro sia idonea come discarica, non possono lavorare. Colpa di un guasto alla trivellatrice della «TecnoIn», la società incaricata di effettuare i carotaggi e i prelievi previsti dal protocollo, stipulato tra il Commissariato di governo ai rifiuti e l'Arpac.
Due giorni dopo la denuncia dell'assessore al Lavoro della Regione, Corrado Gabriele, il quale ha evidenziato che nel cantiere gli operai lavorano senza i prescritti dispositivi di protezione, un'altra tegola. Non bastasse, le abbondanti piogge di ieri e venerdì hanno allagato la cava e provocato smottamenti lungo il percorso che conduce da via Cupa del Cane all'invaso.
La fresatrice
A cedere, giovedì, è stata la fresatrice della sonda che dovrebbe spingersi fino a 150 metri di profondità. «E' una corona widia a barrette in tungsteno», puntualizza il professore Giovan Battista De' Medici, docente alla facoltà di Ingegneria della Federico II, tra i tecnici nominati dal comune di Marano, che si oppone alla realizzazione dello sversatoio. «Per i terreni più morbidi si usa quella. Se i carotaggi devono invece essere effettuati su suoli particolarmente duri, si preferisce impiegare la corona in diamante». Il guasto si è verificato quando la trivella aveva raggiunto quota 115 metri di profondità ed ha bloccato un'operazione già di suo alquanto complessa e faticosa. «Mentre la fresatrice scava», spiega De Medici, «il campione di terreno entra nel carotiere, l'incavo ricavato nelle aste della trivella. Ogni asta è lunga sei metri. Mano a mano che si scende, dunque, è necessario montarne di nuove, per prolungare il braccio della trivella».
L'attesa
C'è grande attesa, a Chiaiano, per gli esiti dei sondaggi in corso. Chi si oppone alla realizzazione dell'invaso è convinto che la cava individuata dal Commissariato sia inidonea. In particolare, il geologo Franco Ortolani enumera alcuni gravi inconvenienti: rischio di inquinamento della falda che scorre un centinaio di metri sotto il suolo, instabilità delle pareti tufacee della cava, vicinanza di centri abitati e aree ospedaliere. I rilievi in corso potrebbero chiarire alcuni di questi dubbi. La sonda che è fuori uso, in particolare, dovrebbe raggiungere la falda acquifera, prelevare campioni di terreno in profondità e permettere poi, attraverso le pompe, di tirare su campioni di acqua. I rilievi col laser scanner, completati la scorsa settimana, permetteranno di appurare fino a che punto le fessurazioni delle pareti in tufo dell'invaso ne mettano a rischio la stabilità.
C'è grande attesa, a Chiaiano, per gli esiti dei sondaggi in corso. Chi si oppone alla realizzazione dell'invaso è convinto che la cava individuata dal Commissariato sia inidonea. In particolare, il geologo Franco Ortolani enumera alcuni gravi inconvenienti: rischio di inquinamento della falda che scorre un centinaio di metri sotto il suolo, instabilità delle pareti tufacee della cava, vicinanza di centri abitati e aree ospedaliere. I rilievi in corso potrebbero chiarire alcuni di questi dubbi. La sonda che è fuori uso, in particolare, dovrebbe raggiungere la falda acquifera, prelevare campioni di terreno in profondità e permettere poi, attraverso le pompe, di tirare su campioni di acqua. I rilievi col laser scanner, completati la scorsa settimana, permetteranno di appurare fino a che punto le fessurazioni delle pareti in tufo dell'invaso ne mettano a rischio la stabilità.
I carotaggi superficiali, eseguiti da una sonda in parte simile a quella che si è rotta, serviranno a verificare la presenza di eventuali inquinanti nel terreno della cava. C'è impazienza di conoscere i risultati delle analisi sul sito, che sono iniziate circa dieci giorni fa, quando i manifestanti - non senza discussioni e divisioni - hanno accettato che i tecnici accedessero alla cava. Entro venerdì - secondo indiscrezioni provenienti dall'Arpac - potrebbero essere noti i primi esiti dei rilievi. In particolare, quelli che si riferiscono alle indagini sulle pareti della cava ed ai carotaggi superficiali.
Il vertice
Ieri Guido Bertolaso e il suo staff hanno incontrato in Prefettura i sindaci di Marano e di Mugnano, il professore De Medici,Aldo Loris Rossi, il presidente della VIII Municipalità Malinconico e tecnici dell'Arpac. Loris Rossi ha consegnato l'elenco delle cento località - aree per i piani di insediamenti produttivi mai utilizzate - dove, sostiene, potrebbero essere realizzate discariche senza consumare ulteriore terreno agricolo. Molte di esse ricadono nella provincia di Napoli.
Si allunga, intanto, l'elenco dei sottoscrittori dell'appello per Chiaiano, promosso dallo scrittore Maurizio Bracci - lo sceneggiatore di Gomorra - e dal giornalista Guido Piccoli. «Sono trascorsi alcuni giorni dalle cariche di polizia, dalla tregua stipulata con il sottosegretario Bertolaso e dall'entrata dei tecnici nelle cave per verificarne l'idoneità a ospitare una discarica da 700mila tonnellate», l'incipit. «Gli abitanti di Chiaiano, Marano e Mugnano continuano a presidiare pacificamente i luoghi della contesa». Braucci e gli altri auspicano la fine del commissariamento e l'avvio di un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti, basato sulla riduzione, sul riciclo e sul trattamento meccanico biologico in alternativa all'incenerimento.
Il vertice
Ieri Guido Bertolaso e il suo staff hanno incontrato in Prefettura i sindaci di Marano e di Mugnano, il professore De Medici,Aldo Loris Rossi, il presidente della VIII Municipalità Malinconico e tecnici dell'Arpac. Loris Rossi ha consegnato l'elenco delle cento località - aree per i piani di insediamenti produttivi mai utilizzate - dove, sostiene, potrebbero essere realizzate discariche senza consumare ulteriore terreno agricolo. Molte di esse ricadono nella provincia di Napoli.
Si allunga, intanto, l'elenco dei sottoscrittori dell'appello per Chiaiano, promosso dallo scrittore Maurizio Bracci - lo sceneggiatore di Gomorra - e dal giornalista Guido Piccoli. «Sono trascorsi alcuni giorni dalle cariche di polizia, dalla tregua stipulata con il sottosegretario Bertolaso e dall'entrata dei tecnici nelle cave per verificarne l'idoneità a ospitare una discarica da 700mila tonnellate», l'incipit. «Gli abitanti di Chiaiano, Marano e Mugnano continuano a presidiare pacificamente i luoghi della contesa». Braucci e gli altri auspicano la fine del commissariamento e l'avvio di un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti, basato sulla riduzione, sul riciclo e sul trattamento meccanico biologico in alternativa all'incenerimento.