LE REAZIONI Dopo l'addio alla partecipata: "C'era solo qualche incomprensione"

Lo sfogo di Rossi: "Non me l'aspettavo"

3 gennaio 2012 - fr.mo
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Cambiare gli uomini per dimostrare quanto, di fronte al progetto e alla squadra, tutti siano utili ma nessuno indispensabile. E in sostanza questo il messaggio che resta, o che, quantomeno, così si vorrebbe che fosse, dalle parole del sindaco Luigi De Magistris, al termine della conferenza stampa di Palazzo San Giacomo con la quale Raphael Rossi ha visto tutti i suoi incarichi di Presidente di Asia passare a Raffaele Del Giudice. Ma non sono pochi gli interrogativi che restano di fronte ad un concetto simile. Perché, volendo fare un paragone sportivo, cambiare un allenatore che, a detta di tutti, ma soprattutto fatti alla mano, ha ottenuto risultati tanto importanti? Soprattutto perché farlo con ancora metà stagione davanti? Napoli è una città particolare e se è già difficile portare a compimento qualcosa quando tutto sembra quadrare, figuriamoci quando, in sostanza, si tratta se non di ricominciare da capo, ma quasi. Erano così insanabili i dissidi tra il primo cittadino e l'ex Presidente di Asia? "Dissidi non ce ne sono stati, semmai qualche incomprensione, ma sempre nell'ottica di una squadra che si confronta". Sarà anche vero, ma sta di fatto che lo stesso Rossi si è detto, dopo aver ringraziato tutti ed elencato quanto di buono fatto in questi mesi, sorpreso di una decisione della quale, fino a qualche giorno fa, ignorava anche la sola idea. "Mi dispiace non poter rassicurare quei dirigenti e dipendenti ai quali avevo promesso che nel 2012 ci sarebbe stata una svolta che riconoscesse il loro forte impegno. Purtroppo qualche giorno fa, quando ho preso questi impegni, non sapevo che non avrei più ricoperto il mio incarico. Ovviamente vivo di stipendio e quindi - ha proseguito Rossi - resto a disposizione della squadra del sindaco e quando ci saranno proposte le valuteremo".

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