Qui Palazzo San Giacomo La Regione sblocca 150 milioni di fondi Fas per i rifiuti: 3,2 milioni saranno destinati al capoluogo partenopeo per la raccolta differenziata

L'ex pm: il presidente Asia,? Si è dimesso lui

«Dissidi? No. Conflitti? Si. Ma come ne ho quotidianamente con i miei collaboratori»
3 gennaio 2012 - Paolo Cuozzo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Da Raphael (Rossi) a Raffaele (Del Giudice), il passaggio è veloce ma politicamente traumatico. L'Asia, l'azienda per l'igiene ambientale del Comune di Napoli, cambia timoniere. La cosa, però, non è indolore. Anzi. Sul tappeto restano mille polemiche per un'uscita di scena, quella di Rossi, che sorprende per primo proprio l'ex presidente della società di igiene urbana. Anche se in una nota dell'ufficio stampa dell'ex pm si legge che «il sindaco ha preso atto della disponibilità del presidente del cda di Asia a rimettere il suo mandato, come si legge nel decreto sindacale datato 2 gennaio». Parole che però stridono con quanto Rossi dice rivolgendosi ai dipendenti di Asìa: «Mi dispiace non poter rassicurare quei dirigenti e dipendenti ai quali avevo promesso che nel 2012 ci sarebbe stata una svolta che riconoscesse il loro forte impegno. Purtroppo qualche giorno fa, quando ho preso questi impegni, non sapevo che non avrei più ricoperto il mio incarico». Dunque, pare proprio che dall'Asia, Rossi, non se ne sarebbe andato. I motivi dell'addio (o del divorzio) provano a spiegarli in una conferenza stampa gli attori di questa vicenda: Sodano, Rossi, Del Giudice. E il sindaco. Che cerca di gettare acqua sul fuoco senza però chiarire mai, in modo convincente, perché l'uomo simbolo della rivoluzione ambientale, che doveva partire dall'Asia, in realtà sia stato messo da parte. Una vicenda che ha chiaramente creato più di un imbarazzo alla giunta e al sindaco di Napoli: «Non siamo politici di mestiere né politicanti. Noi ragioniamo un po' così, ci adattiamo alle esigenze senza logiche partitiche, in base al momento. Siamo però una squadra. E in questa fase, finita l'emergenza in Asia, ho ritenuto che Rossi servisse altrove. Perché non ho mica a disposizione molte persone come lui. Forse, tra qualche tempo potremo conoscere un centinaio di manager capaci. Non ora, però. A noi, infatti, nessuno ci dà indicazioni né ordini, non abbiamo partiti o apparati alle spalle». Poi una piccola ammissione del sindaco: «Dissidi? No. Conflitti? Sì. Ma come ne ho quotidianamente con i miei collaboratori». La spiegazione dell'ex pm è questa. Ma il caso non è chiuso. E a poco vale se allo stesso tavolo c'è anche Raffaele Del Giudice, il neopresidente di Asìa, ritenuto vicinissimo a Tommaso Sodano, che raccoglie un testimone davvero difficile in una fase delicata per l'azienda. De Magistris dice anche che «la professionalità di Rossi sarà utilizzata altrove»: c'è chi dice come direttore generale delle Terme di Agnano. Forse. Il sindaco spiega poi di aver pensato a lui come «capo di una struttura interna del Comune per il contrasto alla corruzione nel settore dei rifiuti». Sarà. Resta invece una grande incognita: perché, se un manager va così bene, deve andare altrove e non può rimanere dove ha fatto bene? E' un po' come se un allenatore di una squadra di calcio, alla fine del girone di andata del campionato, prendesse il suo capocannoniere e lo sedesse in panchina per far disputare il girone di ritorno ad un altro attaccante. Metafore calcistiche a parte, pare invece che il primo cittadino sia stato costretto a sostituire Rossi con Raffaele Del giudice, che già sedeva nel cda di Asìa, perché tra Rossi e Sodano, il vicesindaco che ha la delega ai rifiuti, erano molte le divergenze di vedute su vicende aziendali. A nessuno, per esempio, è sfuggito che nell'elenco dei ringraziamenti Rossi abbia menzionato sindaco, dirigenti e funzionari di Asìa, ma non Sodano. Non potendo però sostituire il suo vicesindaco, ecco che ad uscire di scena è stato Rossi. La vicenda Rossi è esplosa a pochi giorni dall'arrivo della prima nave nel Porto di Napoli che porterà i rifiuti in Olanda e mentre la Regione sblocca 15o milioni di fondi Fas per i rifiuti in Campania, dei quali 3,2 milioni destinati a Napoli per la differenziata. La nave attraccherà il 7 gennaio e porterà tremila tonnellate di spazzatura nel paese dei tulipani. A dare l'annuncio è stato proprio Raphael Rossi «nel mio ultimo giorno di presidente dell'Asia e del consorzio Asia-Sapna». «La nave Nordsterm — ha detto — entrerà nel porto di Napoli e sarà la prima di una serie per il trasporto transfrontaliero dei rifiuti con il codice 19.12.12. cioè provenienti dagli Stir. Successivamente, non appena arriverà l'autorizzazione della Regione, potranno partire anche i rifiuti urbani». Argomenti per i quali Rossi aveva una preparazione specifica e per questo era stato fortemente voluto dal sindaco. Eppure non sarà più il presidente di Asia.

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