Navi in Olanda ecco il piano da 16 milioni
Costi dimezzati con la prospettiva di reinvestire i soldi per abbassare magari la Tarsu, quando ci sarà maggiore chiarezza sui chi dovrà gestire il ciclo alla luce della riforma della Provincia. Insomma, smaltire in inceneritore scenderà da 109 o 160 - a seconda di dove si andrà - a 80 euro a tonnellata. Cosi come è cominciata la sua sindacatura anche il 2012 si apre per il sindaco Luigi de Magistris, con la questione rifiuti. Il primo passo in avanti è stato fatto: Napoli non è più in emergenza. Il secondo è alle porte, le navi dall'Olanda arriveranno intorno al 9 e imbarcheranno - se servirà anche due volte a settimana 5000 tonnellate - per un totale di 200mila all'anno. In questo modo sarà scongiurato qualsiasi emergenza e ci sarà il tempo per costruire finalmente la filiera virtuosa del ciclo dei rifiuti. Veniamo ai soldi, la questione qui è molto seria. Tanto si è dibattuto e polemizzato sui costi dei trasferimenti all'estero o fuori regione dei rifiuti. L'accordo chiuso dal Comune con gli olandesi stabilisce in 80 euro a tonnellate, tutto compreso, il costo. Per capire come stanno le cose rispetto al passato è bene fare due conti. Allora trasferire i rifiuti nel vicino inceneritore di Acerra costa 109 euro a tonnellata. Vale a dire che bruciare 200mila tonnellate costa 21 milioni e 800mila curo. La stessa quantità spostata in Olanda costa 16 milioni, con un risparmio di circa 6 milioni.ma poiché ad Acerra non tutto si può portare perché l'impianto serve tutta la Regione spesso e volentieri si è stati costretti ad andare in altre regioni. Dove il costo medio per tonnellata è di 160 euro. Ciò significa che 200mila tonnellate costano 32 milioni esattamente il doppio di quanto costerà portarle in Olanda. L'azienda olandese che ha chiuso l'accordo con Napoli è I'Avr. Il sottosegretario all'Ambiente loop Atsma olandese, il politico che ha dato il via libera al trasporto via nave che avverrà sotto lo stretto controllo di ispettori ministeriali - chiarisce che «i rifiuti di Napoli rappresenteranno il 3% del totale dei rifiuti che saranno bruciati nei due inceneritori generando un calore che sarà utilizzato per riscaldare le abitazioni e produrre energia elettrica». Insomma gli olandesi ci guadagneranno così come andrà bene ai napoletani che sono posti al riparo da improvvise emergenze dovute a scioperi o ricatti politici che sostanzialmente spengono l'attuale fragile sistema di smaltimento. «In città 1000 tonnellate di rifiuti per terra costituiscono l'emergenza - spiegano dal Comune - le navi possono caricare fino a 5000 tonnellate di rifiuti e l'accordo prevede partenze anche 2 volte la settimana. Ne consegue che dal 2012, senza emergenza, non ci saranno code agli Stir e il personale oggi bloccato in code inutili alle discariche potrà essere occupato per la raccolta differenziata, a esempio creando progetti ancora più puntuali per le utenze speciali: scuole, ospedali, chiese, aziende e commercianti». Tra coloro che hanno lavorato al progetto di esportare i rifiuti all'estero via nave, l'idea è del vicesindaco Tommaso Sodano, c'è anche Raphael Rossi, il manager piemontese che oggi terrà una conferenza stampa con il sindaco e il suo vice. Rossi lascerà Asia. Oggi sarà il giorno del cornmiato. Dovrebbe rimanere con una collaborazione in azienda. Il suo posto è stato affidato a Raffaele Del Giudice che proviene da Legambiente. Ha bagnato la nomina con la sua prima uscita ufficiale il primo dell'anno. Alle 5 del mattino è stato in piazza del Plebiscito con gli operatori Asia che hanno risistemato il sito dove si è svolta la notte di San Silvestro per decine di migliaia di napoletani. IL cda dell'azienda sarà così composto: Del giudice presidente, Salvatore Lauria e Daniele Fortini. Poi si dovrà trovare un direttore generale ma con calma.