Altolà al presidente dell'azienda rifiuti, si cerca un altro manager. Sotto esame tre mesi di gestione

Comune, cambio in corsa all'Asia: va via Rossi

Lo scontro Lo stipendio e la vertenza dei consorzi al centro della disputa E spunta il nome di Viale
30 dicembre 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Raphael Rossi sul punto di lasciare l'Asia. L'enfant prodige arrivato da Torino a Napoli a metà giugno per diventare presidente sarebbe già pronto a fare le valige. L'addio nei primi giorni del prossimo anno. Una notizia che nessuno a Palazzo San Giacomo vuole commentare. Ma c'è già l'annuncio che il 2 gennaio il sindaco e tutto il Cda di Asia presenteranno i risultati del bilancio e illustreranno le prospettive per il futuro. Un futuro che probabilmente non vedrà Rossi tra i protagonisti. È stata infatti una luna di miele breve quella tra il giovane professionista della differenziata e la giunta De Magistris. Rossi arriva a Napoli dopo aver fatto parte del Cda dell'Amiat, la municipalizzata di Torino dove ha denunciato un tentativo di corruzione finalizzato all'acquisto di macchinari inutili per 4,2 milioni di euro. I responsabili sono a processo grazie alla sua segnalazione e lui è testimone chiave. La sua storia viene conosciuta dal grande pubblico grazie alle interviste di Annozero e Report. Ma è proprio una nuova trasmissione della Gabanelli a metterlo nuovamente nei guai. Nel corso di una visita guidata alla città della monnezza, l'intervistatore mette l'accento sullo stipendio del presidente «soli» 2500 euro. Rossi spiega di essere a Napoli non per denaro ma per rendere un servizio alla città. Dimentica di ricordare che oltre allo stipendio l'Asia paga casa e rimborsi spese. Un accenno, quello ai soldi, che non sarebbe piaciuto agli amministratori anche perché il compenso per legge non può essere superiore all'ottanta per cento di quello percepito dal sindaco. Insomma, a Rossi non si potrebbe dare di più, soprattutto in un momento così difficile per tutti dal punto di vista economico e con la necessità di spendere per rilanciare l'azienda. Ma non finisce qui. Rossi è una stella dei media: oltre alle frequenti apparizioni in Tv rilascia dichiarazioni ai giornali. Non sempre gradi-te agli amministratori. Non fu certo contento il sindaco quando alla fine di luglio alla commissione ambiente il presidente raccontò che la differenziata viaggiava intorno al 16 per cento, un po' meno del 19 per cento raggiunto dalla lervolino. Ma anche all'interno dell'azienda le continue apparizioni del presidente creano malessere. E non solo: con Rossi in consiglio di amministrazione siedono oltre all'amministatore delegato Daniele Fortini il presidente di Legambiente Raffaele Del Giudice, lo stesso De Magistris e il vicesindaco Tommaso Sodano. Rossi sarebbe stato l'unico a opporsi all'assunzione dei 21 ex dipendenti del consorzio di bacino Napoli 5 che avevano rinunciato al posto di lavoro, avevano intascato per due anni la cassa integrazione e poi avevano occupato la sede di un ufficio municipale chiedendo di essere sistemati nella partecipata. Un'assunzione sponsorizzata dall'intero consiglio comunale, alla quale, però, il presidente si sarebbe opposto strenuamente. Una questione complessa che ancora non ha trovato una soluzione. Che cosa succederà quando il presidente andrà via? Chi lo sostituirà? Si fa tra gli altri il nome dell'economista ambientalista Guido Viale. Ma si fa strada anche un'altra ipotesi, al momento, forse, la più quotata: a prendere il posto di Rossi potrebbe essere un napoletano. Almeno così non bisognerà pagargli la casa e la trasferta.

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