Il 'naufragio' Il 17 ottobre l'annuncio della location: poi il responso negativo sull'inquinamento ha costretto al dietrofront

Bagnoli, l'occasione mancata per il rilancio dell'area

Procura o ministro
La magistratura continua ad indagare sulle bonifiche e ha monitorato i dati sui livelli di inquinamento che hanno impedito al ministro Clini di dare l'ok
30 dicembre 2011 - gp
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Era il 17 ottobre, poco più di due mesi fa, quando in una conferenza stampa in pompa magna al Castel dell'Ovo, le istituzioni napoletane con al tavolo dei relatori Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, Stefano Caldoro, governatore della Campania, Luigi Cesaro, numero uno di Palazzo Matteotti, e Paolo Graziano, presidente dell'Unione Industriali, insieme al presidente di Acea, Richard Worth, annunciavano che Bagnoli avrebbe ospitato una doppia serie di regate delle World Series dell'America's Cup di vela. Un annuncio carico di entusiasmo con gli americani contenti di portare la manifestazione in una sede così bella e i vertici istituzionali campani felici di poter dar seguito ad un progetto di rilancio dell'area occidentale, avvelenata da decenni dall'inquinamento e dagli scarichi dell'ex Italsider (e non solo), grazie allo sport. Sembra passata una vita. Già quel giorno, sotto il sole che baciava il Castel dell'Ovo alcuni movimenti ambientalisti che da anni si occupano di Bagnoli si erano presentati all'esterno della sede della conferenza per avvertire che quell'area era troppo inquinata per ospitare un evento del genere. Una goccia in un mare di entusiasmo. Il progetto Bagnoli si è drammaticamente arenato al momento del via libera che il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, avrebbe dovuto concedere alla manifestazione, in relazione ai livelli di inquinamento dell'area. I carotaggi effettuati a Bagnoli, però, monitorati anche dalla Procura di Napoli che indaga sulle bonifiche che sono state effettuate senza riportare la normalità dal punto di vista ambientale per il quartiere che fa da culla tra Posillipo e Fuorigrotta, hanno dato un responso inequivocabilmente negativo. Senza bonifiche della colmata e lavori lunghi è impossibile ospitare attività antropiche. Tutto si arena. Scatta la corsa contro il tempo per non perdere la manifestazione, come sembrava già avvenuto ad inizio settembre quando Venezia riuscì ad ottenere una tappa delle World Series. In quelle settimane Napoli riuscì a ritagliarsi il proprio spazio, ottenendo un doppio appuntamento con le regate, tra i quali quello conclusivo che sarà l'ultimo atto prima della Coppa America vera e propria che si disputerà negli Sta-tes. In fretta e furia, accogliendo anche la disponibilità delle istituzioni territoriali, è avvenuta la virata su via Caracciolo, con la rotonda Diaz base del progetto. L'annuncio del vicesindaco Tommaso Sodano in consiglio comunale il 21 dicembre scorso, sulla nuova loca-tion attende ora la conferma delle firme e l'inizio dei lavori per le infrastrutture che dovranno essere rapidissimi.

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