Raccolta, a Chiaia l'Asìa fa in proprio ora scatta l'assunzione di 72 addetti

Rifiuti/1 Parte il piano di riduzione degli appalti ai privati, a marzo toccherà ad altri quattro lotti
L'obiettivo II vicesindaco Sodano: intervento graduale per garantire servizio e stipendi
29 dicembre 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Dal 15 gennaio l'Asia gestirà direttamente uno dei cinque lotti attualmente appaltati a ditte private. L'intenzione, dichiarata ormai da tempo, è quella di escludere le imprese esterne e di organizzare in proprio il servizio. Si comincerà, quindi, dal quartiere Chiaia San Ferdinando che conta 50 mila abitanti. Saranno assorbiti dalla partecipata del Comune tutti i 72 dipendenti attualmente impiegati dalla Lavajet, la ditta ligure che raccoglie la spazzatura in tre zone della città mentre la Docks Lanterna svuota i cassonetti del Vomero e di Stella San Carlo. Puntiamo ad estendere il porta a porta in tutta la città - spiega il vicesindaco Tommaso Sodano - ed è quindi necessaria una gestione unitaria sull'intero territorio cittadino. Non solo: vogliamo potenziare Asia e creare rapporti con altre partecipate degli altri enti realizzando e gestendo anche alcuni impianti» » L'appalto vero e proprio, in verità, scade il 31 dicembre, ma per quattro lotti l'Asia ha concesso una rinvio di tre mesi per avere il tempo di riorganizzare il servizio.' Vogliamo intervenire gradualmente per evitare disservizi e garantire ai lavoratori tutti i pagamenti delle spettanze», dice Sodano. E, ad operazione conclusa, Asia dovrebbe prendere tutti i trecento lavoratori che attualmente operano per le ditte esterne: in questo modo il numero dei dipendenti della partecipata passerà dagli attuali 2300 (età media 56 anni, un solo operatore con meno di 35 anni) a 2600. Ma contemporaneamente si risparmieranno 32 milioni all'anno: la cifra versata nelle casse delle imprese private. Appaltare il servizio, del resto non è mai stato semplice. Nel 2010, scaduto l'appalto pluriennale con Enerambiente che gestiva la raccolta in sette quartieri, Daniele Fortini (diventato amministratore delegato dell'Asia nel marzo del 2008), organizzò una gara poi annullata perché per ogni lotto c era di fatto una sola offerta. Si puntò allora su un bando europeo e si diminuì il numero degli abitanti da servire appaltando all'esterno solo cinque lotti. La gara fu assegnata a Enerambiente (2 lotti) e Lavajet e Docks Lanterna (3 lotti). Quello che è successo dopo lo raccontano le cronache giudiziarie. Nel 2009 gli ispettori della Asl dopo un sopralluogo nel deposito Enerambiente, avevano denunciano la presenza irregolare dei soci di una cooperativa, la Davideco, e l'ispettorato del lavoro aveva dato il via a una serie di accertamenti. Dopo il taglio dell'appalto Enerambiente aveva disdetto il contratto con la coop e i lavoratori avevano violentemente protestato fino ad assaltare nel settembre del 2010 l'autoparco di via I)e Roberto. Erano scattate le indagini che hanno poi portato all'arresto dei vertici di Enerambiente (tra gli altri lo stesso Stefano Ga-violi, amministratore dell'azienda e l'avvocato Giovanni Faggiano) di Antonio, Dario e Corrado Cigliano e di un gruppo di sindacalisti che hanno ricostruito una vicenda di clientele, sprechi e tangenti sui quali ancora si indaga. Ma anche i rapporti con Lavajet non sono stati semplici: i frequenti scioperi del personale a causa dei ritardi nei pagamenti (provocati a detta dei dirigenti dell'azienda ligure dai rallentati versamenti di Asia) hanno più volte fatto accumulare i sacchetti perle strade. Ora si dovrebbe voltare pagina.

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