Il vicesindaco di Napoli polemizza sui dati relativi ad Acerra. Provincia e Palazzo Santa Lucia avanti col piano

Termovalorizzatore, Sodano: "Bugie dalla Regione"

Dalla giunta di Palazzo Matteotti: "Per realizzare Napoli est sono già arrivate più di quattro offerte"
" BASTA LITIGI IDEOLOGICI" L'assessore provinciale Giuseppe Caliendo: "Il problema va risolto senza scontri privi di concretezza"
"BOICOTTAGGI POLITICI" Secondo il responsabile ambientale del Municipio "c'è chi boicotta per favorire interessi e mantenere lo status quo"
29 dicembre 2011 - Giuseppe Palmieri
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Sul termovalorizzatore che c'è e su quello che (forse) ci sarà è scontro aperto tra Regione Campania e Comune di Napoli. Dopo l'elogio della termovalorizzazione made in Acerra sviscerato martedì dall'assessore all'Ambiente di Palazzo Santa Lucia, Giovanni Romano, durissima è arrivata la indignata replica del vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, da sempre contrario all'utilizzo di questa tipologia. "Le dichiarazioni rilasciate dall'assessore regionale all'Ambiente Romano contengono evidenti bugie. La prima è che Acerra bruciia rifiuti gratis. Il costo di Acerra, infatti, è stato semplicemente caricato sui fondi Fas - spiega Sodano - quindi di fatto viene pagato con fondi regionali che sono poi sottratti alle amministrazioni campane in termini di minori trasferimenti. La seconda bugia, ancora più grave, è che l'operazione invio rifiuti all'estero sia limitata al rifiuto secco. Se ad oggi sono state approvate le notifiche del solo rifiuto secco è perchè, dopo oltre due mesi, dalla Regione non hanno ancora autorizzato la lavorazione del rifiuto "tal quale" negli impianti Stir, necessaria all'invio dello stesso rifiuto "tal quale" in Olanda". Sodano non vuole sentire ragioni e si pone in aperto dissenso su quanto dichiarato dall'assessore regionale Romano: "La terza bugia - aggiunge - è che Acerra possa bruciare tutto il rifiuto secco prodotto in Campania. Qui la Regione si contraddice. Un documento dell'Area generale di coordinamento programmazione e gestione rifiuti della Regione Campania risalente al 16/11/2011, infatti, precisa che tale quantitativo (600 mila tonnellate, ndr) è inferiore al quantitativo totale annuo prodotto in Regione, tanto che in diverse sedi questa amministrazione ha rappresentato alle amministrazioni provinciali ed alle  rispettive Società provinciali la necessità di reperire soluzioni alternative per garantire lo smaltimento giornaliero della frazione secca tritovagliata prodotta in esubero ". Sulla risposta da dare all'Unione Europea, per ora, l'accordo non c'è. Regione e Provincia vanno avanti con il piano del 2008, il Comune vuole cambiarlo a tutti i costi per scongiurare la costruzione del termovalorizzatore a Napoli est. Sodano rivendica quanto Palazzo San Giacomo sta facendo e contrattacca: "Va infine ricordato che si tratta del primo trasferimento italiano via nave dei rifiuti all'estero e che, dunque, ha riscontrato più di una difficoltà burocratica e organizzativa, scontrandosi anche con i boicottaggi politici da parte di chi' ha ancora troppo interesse a preservare la vecchia filiera discariche-inceneritori e mantenere lo status quo". La Provincia cerca di lavorare alla pace e al rispetto degli accordi per non disattendere le richieste di Bruxelles ed evitare che la situazione si riduca ad uno scontro ideologico: "Dobbiamo toglierci dall'empasse gli ideologismi - dichiara l'assessore provinciale all'Ambiente, Giuseppe Caliendo - il ministro Clini è stato chiaro sulle responsabilità che abbiamo in questa fase e per evitare le more dell'Unione Europea dobbiamo realizzare gli impianti e rispettare il piano regionale che si basa su quanto prodotto dall'amministrazione provinciale". Il responsabile del settore Ambiente di Palazzo Matteotti si dice indignato da uno scontro istituzionale che non risolve problemi la cui soluzione dovrebbe essere prioritaria indipendentemente dal rischio di una sanzione europea. Sul termovalorizzatore a Napoli est, intanto si va avanti: "Per la gara d'appalto sono arrivate più di quattro offerte in tempo utile", rivela Caliendo. La svolta sembra vicina, anche se il Comune è pronto a lottare sino all'ultimo per far rispettare le indicazioni assunte nel vertice con il ministro Corrado Clini.

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