In affanno i rioni del porta a porta
NAPOLI. Espansione del porta a porta a Scampia e Posillipo e la possibilità concreta di arrivare nel 2012 a cinquecentomila utenze cittadine a cui viene offerto il servizio. Ma intanto la Giunta de Magistris, almeno dati alla mano, sembra trascurare i rioni storici da cui era partito il progetto "Ci facciamo in quattro" durante le precedente gestione di Rosa Russo Iervolino. Delle aree già avviate, infatti, molte perdono quote di differenziata rispetto alla primavera, quando a Palazzo San Giacomo c'era ancora l'ex ministro degli Interni. Potrebbe tuttavia essere una semplice casualità, ma i numeri al momento parlando chiaro. A Bagnoli, tanto per citare un esempio, a febbraio e marzo del 2011 il quartiere era arrivato a superare quota 95% (95,3% per la precisione), mentre gli ultimi dati di agosto parlando di una flessione che si è fermata al 92,8%. Non un caso isolato, tuttavia, anche se ad ogni modo si parla di percentuali altissime e che mostrano la buona volontà della popolazione che quasi per intero porta avanti la buona abitudine della differenziata. Bagnoli, infatti, durante i primi mesi del 2010 aveva addirittura sfiorato quota 97%. Avviene lo stesso a Ponticelli, il porta a porta ad oggi è esteso solo al rione Incis e dintorni. Qui l'ultimo dato di agosto certifica il 61,6%, quando a marzo il quartiere di Napoli Est faceva segnare il 65,3%, persino il lieve ascesa rispetto a febbraio, mese in cui Ponticelli si fermava al 63 netto. Dato ancora più allarmante quello di San Giovanni a Teduccio, quartiere in cui il porta a porta non è mai realmente decollato riuscendo soltanto in pochissime occasione ad abbattere appena il muro del 50%. In tutti i casi con gli ultimi dati delle gestione Iervolino i rioni sangiovannesi coinvolti nel progetto erano al 49,4 nel mese di marzo. L'ultimo rilevamento è di agosto, ma il dato è preoccupante: 43,2%. Insomma un calo sostanzioso che va oltre le più pessimistiche previsioni. Al contrario, però, è giusto anche parlare dei progressi compiuti invece al Centro direzionale durante i primi mesi del mandato di de Magistris. Le palazzine, in realtà però piuttosto poche e quindi gestibili diversamente, sono arrivate a differenziare attraverso il porta a porta ben 1'85,1% dei loro rifiuti, quando invece la Iervolino aveva lasciato a poco più del 77%. Unico progresso, ad ogni modo, della nuova Giunta in termini di percentuali che poi alla fine, oltre all'impegno ed ai buoni propositi, sono quelli che contano. Impossibile, al contrario, fare un raffronto con gli altri quartieri in cui c'è da tempo il porta a porta. Colli Aminei e Chiaiano, infatti, con i rilevamenti sono ancora fermi al 2010. Naturalmente c'è attesa per i primi numeri sulla differenziata a Scampia e Posillipo gli unici due quartieri dove la Giunta dell'attuale primo cittadino è riuscita ad avviare il porta a porta entro la fine del 2011. In tutto sono 250mila le utenze servite contro le 500mila che invece l'ex pm aveva promesso in campagna elettorale e durante il primo consiglio comunale, quello dell'insediamen-to. Operazione non ancora decollata per carenza di risorse che non sono arrivare dal Governo nei tempi previsti. Finora l'espansione è soltanto merito di Palazzo San Giacomo attraverso la ricapitalizzazione della partecipata ambientale Asia.