Rifiuti, rissa senza fine Comune-Regione
NAPOLI - «Le dichiarazioni rilasciate dall'assessore regionale all'Ambiente Romano contengono evidenti bugie». Nuovo capitolo dello scontro Comune-Regione sui rifiuti. Il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, attacca l'assessore della giunta Caldoro, che martedi aveva commentato con toni trionfali il raggiungimento dell'obiettivo fissato per il termovalorizzatore di Acerra: «Il superamento con alcuni giorni di anticipo del quantitativo di rifiuti immessi nell' impianto, fissato in 600mila tonnellate, dimostra che esso è fondamentale nel ciclo integrato dei rifiuti della Regione Campania: senza il termovalorizzatore, infatti, il ciclo dei rifiuti non esisterebbe affatto, poichè mancherebbe una parte fondamentale alla chiusura del cerchio». Ma Sodano, esponente storico dei comitati anti inceneritore, non ci sta, e liquida come «bugie» la sortita di Romano. Come quella che «Aceria possa bruciare tutto il rifiuto secco prodotto in Campania. Qui la Regione si contraddice. Un documento dell'Area generale di coordinamento programmazione e gestione rifiuti della Regione Campania risalente al 16/11/2011, infatti, precisa- dice il vicesindaco di Napoli- che "tale quantitativo (600 mila tonnellate) è inferiore al quantitativo totale annuo prodotto in Regione, tanto che in diverse sedi questa amministrazione ha rappresentato alle Amministrazioni provinciali ed alle rispettive Società provinciali la necessità di reperire soluzioni alternative per garantire lo smaltimento giornaliero della frazione secca tritovagliata prodotta in esubero". Quindi la possibilità di inviare del rifiuto secco all'estero non è certo uno scandalo ne un'operazione mediatica, ma è un importante contributo offerto dal Comune, che pure avrebbe solo la competenza della raccolta e dello spazzamento, e dalla Provincia di Napoli per il superamento della contingente difficoltà di smaltimento».