INTERCETTAZIONI

«Scarichiamo stanotte, qui ormai è pieno»

28 dicembre 2011 - fapo
Fonte: Roma

NAPOLI. Due minuti e quarantaquattro secondi. È stato questo il tempo necessario affinché inquirenti ed investigatori avessero la conferma precisa che i loro sospetti erano fondati, che la loro indagine avesse un senso concreto. Una frase che la diceva tutta: il percolato delle discariche finiva in mare e adesso non era più una ipotesi ma una certezza.
A dirlo non era una lettera o una relazione di esperti Arpac ma uno degli indagati, che parlando al telefono con un uomo delle istituzioni diceva testualmente: «Scarichiamo tutto a mare, facciamolo e basta». È una telefonata del 23 novembre del 2007. Prima di questa conversazione choc delle 16 e 26, ce n'è un'altra delle ore 10 e 15 minuti che i pm inseriscono nella richiesta di arresto, che serve per comprendere la situazione in atto. A parlare è Gaetano De Bari, amministratore delegato della Hidrogest, uno degli otto finiti in carcere, il quale chiama Enzo Papi, suo dipendente e indagato a piede libero. Lui è a La Spezia e lo aggiorna sugli incontri che ha avuto con l'assessore. Dice che sta cercando di sbloccare la situazione a Napoli Est e alla Foce Sano, dove il percolato è ai massimi livelli e non si riesce a smaltirlo. Nel pomeriggio De Bari chiama Generoso Schiavone, anche lui in carcere, e all'epoca dei fatti responsabile del ciclo integrato della depurazione delle acque della Regione.
De Bari: «Generoso hai visto pure le carte del discorso del percolato? A mio avviso dobbiamo cercare di dire a Pansa».
Schiavone: «Ma Pansa aspetta le mie carte, e lui fa un'ordinanza qual è il problema?».
De Bari: «Eh, devo fare o un'unica ordinanza per tutti gli impianti».
Schiavone: «Voglio vedere un poco».
De Bari: «In modo che scarichiamo a inare, scarichiamo il percolato, facciamo tutto hai capito?».
Schiavone: «Ma è chiaro quale il problema, allora che cazzo lo teniamo a fare a questo».
De Bari: «La prepariamo noie gliela diamo al Prefetto». Schiavone: «Io la vedo semplicissima, perché alla fine già sappiamo quali possono essere i problemi, il Cod. l'azoto, l'Nh3, le solite cose».
Schiavone: «E quello perché ti conviene a te, le scheriacoli, perché i tuoi impianti, i vostri vanno sempre fuori limite, poi parliamo da vicino, non ti preoccupare, a me non ce la fai. Io sono di Pozzuoli».

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