Rifiuti in Olanda, la nave dei 'misteri'

Il primo viaggio è stato programmato per Capodanno, ma potrebbe essere anche l'ultimo
28 dicembre 2011 - Ciro Crescentini
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - La prima nave che trasporterà in Olanda i rifiuti partenopei sarà una sorta di prova'. E rischia di essere anche l'ultima. Lo rivelano alcune fonti di Palazzo San Giacomo. Nel paese dei papaveri' dovrebbero essere trasferiti nel corso dell'anno circa 200mila tonnellate di rifiuti urbani provenienti dagli Stir di Caivano, Tufino e Giugliano per essere bruciati in due inceneritori. L'autori77azione sarebbe stata concessa dal sottosegretario all'Ambiente olandese Joop Atsma. L'operazione avverrà sotto lo stretto controllo di ispettori ministeriali che analizzeranno' scrupolosamente la qualità della monnezza'. Quando partirà? E' un mistero. Circolano tante voci. Alcune riferiscono che un cargo sarebbe già partito dall'Olanda, altre sostengono che sarebbero sorte ulteriori 'complicazioni' burocratiche e amministrative. Una cosa è certa: dopo il 'trasporto-prova dei rifiuti', tutta l'operazione sarà rivalutata dalla Regione, Comune e Provincia a causa dei costi piuttosto elevati per trasportare il rifiuto secco' che potrebbe essere bruciato gratuitamente presso il termovalorizzatore di Acerra. Se il secco' potrebbe essere smaltito gratis nell'impianto ubicato nella provincia di Napoli, perché pagare 130 euro a tonnellata per bruciarlo in Olanda? Quella che a Napoli non si riesce a smaltire è infatti la frazione umida, che non è appetibile per gli inceneritori. E non finisce qui. La società che gestisce gli impianti olandesi ha chiesto alla Regione di farsi garante della sicurezza durante il viaggio. L'ente di via Santa Lucia dovrebbe sborsare i soldi per la polizza di assicurazione prevista dalla leggi vigenti per i trasporti transfrontalieri. La giunta di Stefano Caldoro ha passato la patata bollente a comune di Napoli e Provincia e alle aziende partecipate Sap.Na e Asia. Continua il gioco dello scaricabarile: "A noi compete la raccolta, i fondi per lo smaltimento e quindi per l'assicurazione deve trovarli la Provincia, a cui vanno i soldi degli utenti tramite la Tarsu" - fanno sapere i dirigenti delle due società. Fonti del comune di Napoli sostengono che il sindaco di Napoli Luigi De Magistris avrebbe proposto di far partire una prima nave come "prova", per poi rivalutare l'intera operazione. "Il sindaco De Magistris è interessato unicamente ad un'operazione mediatica e di immagine per ottenere qualche titolone sui giornali o uno spazio nelle television?' - ha commentato l'assessore regionale all'Ambiente Giovanni Romano. La vicenda potrebbe finire anche sul tavolo dei magistrati della Corte dei Conti. Alcune associazioni ambientaliste annunciano la presentazione di esposti e denunce se in Olanda venisse inviata solo la frazione secca dei rifiuti napoletani che potrebbe smaltire l'impianto di Acerra e verificare la sostenibilità economica della scelta politica ed amministrativa di trasferirli fuori regione. Una scelta che produrrà un notevole inquinamento marino dovuto allo spostamento delle navi che faranno un lungo tragitto prima di arrivare in Olanda per bruciare i rifiuti napoletani.

L'energia finita al Nord

Solo il 40% resta in loco La multinazionale lombarda ha comunicato di avere immesso in rete 538 milionii di kilowattora di energia elettrica pan al fabbisogno di circa 200mila famiglie evitando il consumo di 100mila tonnellate di petrolio. Ma l'oncologo Antonio Martella denuncia: "I proventi vengono trasferiti per il 60% nei comuni di Milano, Varese, Bergamo e Brescia"

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