Lite sull'inceneritore, interviene Clini
UNA partita di poker. Tre giocatori (governo, Regione e Comune) e il "morto", ovvero l'Unione europea, che sorveglia il gioco in attesa di scoprire l'eventuale bluff degli altri tre. La partita dei rifiuti, delicatissima, è ferma a questo surplace. La missione a Roma del vicesindaco Tommaso Sodano non ha provocato squilli di fanfare. Come riferisce lo stessoSodano, al ministro èstatosottoposto il I avoro del Comune: i risultati sulla differenziata, l'accordo con l'Olanda, la disponibilità del Comune a ospitare impianti di compostaggio. Ciò non toglie chele parti sono già riconvocate per dopo l'Epifania, per fare il punto definitivo sul documento che occorre portare a Bruxelles entro il termine d el 15, fissato dalla Commissione europea per evitare la multa. Il ministro Corrado Clini aveva soprattutto questa priorità, e ha girato a Sodano l'invito affinché Regione e Comune trovino l'intesa sui temi ancora in campo. Il punto critico è il termovalorizzatore di Napoli. Il sindaco Luigi de Magistris ha chiesto su questo il rispetto dell'accordo siglato con Clini a Napoli venti giorni fa, che stralNuovo botta e risposta sulla localizzazione dei termovalorizzatore a Napoli Est ciava quell'impianto. Il tono imperioso col quale il sindaco ha chiesto la rimozione del commissario Alberto Carotenuto, che nel frattempo ha prodotto un nuovo bando per quell'impianto, ha indotto la Regione a una replica piccata. «Nell'accordo sottoscritto il 3 dicembre in prefettura - scrivono gli uffici di Stefano Caldoro - le istituzioni hanno convenuto sulla necessità di riesaminare l'accordo del 2008, relativo all'impianto di Napoli Est, e sulla possibilità di valutare ipotesi alternative connesse al miglior funzionamento del ciclo dei rifiuti. Compito delle istituzioni il rispetto delle leggi, e predisporre e seguire gli atti amministrativi conseguenti. É quello che il commissario per l'impianto, nominato dal presidente della giun -ta regionale sulla base delle vigenti disposizioni, sta svolgendo con rigore e responsabilità». Giù le mani da Carotenuto dunque, il commissario sta solo adempiendo i suoi obblighi di legge. Fin qui la replica a de Magistris. Il che non toglie che la nota prosegua così: «La Regione, in attesa degli atti conseguenti, si attiene scrupolosamente a questo impegno e a quelli assunti dal governo con la Commissione europea per evitare una procedura di infrazione, già fissata in circa 10 milioni di euro oltre alle penalità di mora, e il blocco definitivo delle risorse sulla raccolta differenziata».Insomma seil ministro chiede agli enti locali di mettersi d'accordo, la Regione reclama che, finché qualcuno non darà valore legislativo all'accordo che ha tagliato l'inceneritore, Palazzo Santa Lucia va avanti, proprio perché quella resta l'unica programmazione da offrire a Bruxelles. Intanto Sodano torna da Roma convinto che «è stata confermata l'importanza dell'accordo firmato a Napoli come base per costruire la risposta da fornire al -l'Europa». Il punto dunque resta quello: l'accordo c'è, si parte da II, ma nei prossimi dieci giorni andrà tradotto in intesa istituzionale fra Regione e Comune, anche per quanto riguardala natura degli impianti alternativi da porre a Napoli Est. Intanto scatta l'intesa con la Provincia di Salerno:Al termine di un incontro con Sodano, l'assessore provinciale Antonio Fasolino annuncia: «Attiveremo un percorso comune per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania, con soluzioni condivise e metodiche comuni tra i territori».