Ieri vertice a Roma con De Magistris

Clini conferma: no al termovalorizzatore a Napoli est

Il vicesindaco Sodano: "Resta valido l'accordo sottoscritto lo scorso 3 dicembre"
23 dicembre 2011 - Giuseppe Palmieri
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, chiude di nuovo la porta alla realizzazione del termovalorizzatore a Napoli est. Nessuna decisione definitiva, ma il responsabile del dicastero dell'Ambiente ha rassicurato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e il suo vice, Tommaso Sodano, che sono stati ricevuti dal ministro ieri nella Capitale. Clini ha confermato che la risposta da dare all'Unione Europea per evitare la maxi multa relativa all'applicazione del piano per risolvere l'emergenza rifiuti in Campania, deve basarsi sui punti cardine emersi dal vertice dello scorso 3 dicembre in Prefettura, nel capoluogo partenopeo, con il documento controfirmato anche dai presidenti di Provincia e Regione, Luigi Cesaro e Stefano Caldoro. "Nel corso del vertice, come Comune di Napoli - spiega il vicesindaco Tommaso Sodano - abbiamo presentato i risultati ottenuti in merito alla raccolta differenziata, l'accordo sottoscritto con le autorità olandesi per il trasporto tran-sfrontaliero via nave dei rifiuti e la nostra disponibilità a costruire sul territorio cittadino impianti di compostaggio. Per quanto riguarda la zona orientale di Napoli e il progetto dell'inceneritore, resta valido l'accordo sottoscritto il 3 dicembre che ne esclude la realizzazione in quell'area". Il ministro Clini ha rassicurato quindi gli esponenti dell'amministrazione comunale partenopea sulle intenzioni del dicastero dell'Ambiente, nonostante il bando di gara per l'installazione di un impianto di termovalori77 wione nel territorio della provincia di Napoli vada avanti. Più volte Palazzo Matteotti e la Regione Campania hanno ribadito la necessità di costruire un impianto che renda Napoli indipendente per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Dal Comune partenopeo, invece, è sempre arrivato un secco no alla costruzione della struttura. Una posizione che sembrava essere divenuta granitica dopo l'incontro di Napoli con il ministro Clini durante il quale Caldoro e Cesaro si dichiaravano pronti a ridiscutere il piano e delocalizzare l'impianto costruendolo, probabilmente, a Giugliano. Nelle settimane successive, però, il bando portato avanti dal commissario straordinario Carotenuto e la posizione ribadita da Provincia e Regione ha riaperto il caso con l'area orientale del capoluogo ritornata improvvisamente possibile sede della struttura di termovalorizzazione. Intanto in città si attende l'arrivo delle navi dall'Olanda. Il Comune sta cercando di lavorare alla differenziata ma non abbassa la guardia sugli impianti. Il termovalorizzatore, ora, non sembrerebbe più una mina vagante.

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