Rifiuti, arriva la prima nave
«L'inceneritore a Napoli non si fa». Luigi De Magi-stris, sindaco di Napoli, ed il suo vice Tommaso Sodano sono intenzionati a scrivere una volta per tutte la parola fine sulla questione. «Ho sentito telefonicamente Caldoro - dice De Magistris - e mi ha assicurato che l'accordo non è cambiato. Evidentemente c'è qualcuno che si diverte a giocare una partita politica Alla base delle certezze del primo cittadino c'è il patto siglato : Prefettura tra il ministro Corrado Clini, la Regione, il Comune e Provincia. «Per noi si tratta di un atto vincolante - afferma Sodar -, che esclude definitivamente la costruzione di un inceneritore Napoli Est». «È curioso - prosegue - l'accanimento del commiss; rio ad acta, Alberto Carotenuto, che continua, invece, ad andare avanti con una trattativa privata per realizzare un impianto di oltre 300milioni di euro. Mi ricorda l'atteggiamento di quei soldati giapponesi che continuavano a combattere anche dopo la fine della seconda guerra». «Ad ogni modo - conclude il vecesindaco - anche questa gara è destinata ad andare deserta». Insomma, l'amministrazione De Magistris tira dritto per la propria strada, «la nostra linea politica resta contraria a questi impianti», ribadisce Sodano, che, però, aggiunge: «lo stralcio di Napoli dalla lista degli inceneritori non è stato ottenuto barattandolo con altri territori, ma non possiamo con atti di giunta impedire altre strutture in Campania». Intanto, il vicesindaco oggi sarà a Roma, al Ministero dell'Ambiente, per partecipare al tavolo tecnico convocato per rispondere all'Europa sulla procedura d'infrazione verso l'Italia. «Sarà necessario arrivare li con una posizione unitaria e condivisa - chiosa Sodano -, l'Europa si aspetta una voce univoca». Al ministro Clini il vice-sindaco chiederà anche di porre termine al commissariamento: «la missione di Carotenuto è esaurita», afferma. Dal vertice romano, però, Palazzo San Giacomo si aspetta soprattutto due cose: i soldi per completare la differenziata porta a porta - cioè quei 10 milioni di euro già promessi dalla Prestigiacomo e confermati verbalmente da Clini nella visita napoletana, necessari ad estendere il porta a porta a 500mi1a abitanti -, e lo sblocco definitivo dei fondi Fas per realizzare gli impianti di compostaggio e di selezione a Napoli Est, laddove sarebbe dovuto sorgere il termovalorizzatore. «Abbiamo bisogno di strutture per il trattamento dell'umido e per la selezione dei materiali - spiega Sodano -. Quello che posso garantire, però, è che è escluso qualsiasi impianto di combustione, ci sarà solo trattamento meccanico a freddo». Intanto, si attende ancora la nave olandese per il primo carico di rifiuti da trasportare in Olanda. Sarebbe dovuta arrivare ieri, probabile l'approdo oggi. Il ritardo forse è dovuto a motivi tecnici: la prima nave individuata, infatti, non avrebbe avuto una gru adeguata e sarebbe stata sostituita. Infine, il vicesindaco ed Assessore all'Ambiente assicura che «entro la fine dell'anno raggiungeremo il 25% di raccolta differenziata in tutta la città. Cioè l'obiettivo minimo che ci eravamo prefissati. Useremo, inoltre, il contributo Conai di 8 milioni di euro per i materiali conferiti alle piattaforme per ampliare il porta a porta ad *** altri 100mila abitanti. Le percentuali sono incoraggianti, oltre il 68% nei quartieri già raggiunti dal servizio». E dalla prossima settimana il porta a porta partirà anche a Posillipo.