L'emergenza ambientale

Decreto rifiuti maxi-proroga per un anno

Domani il vertice al ministero la Regione chiede tempi pii' lunghi per l'acquisto dell'impianto di Acerra
Supermulta De Magistris: il governo ha credibilità sono fiducioso nella capacità di evitare la sanzione Ue
21 dicembre 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Proroghe, proroghe, proroghe. Le chiederanno gli amministratori campani domani al ministro Clini che li ha convocati per fare il punto sul piano messo a punto a Napoli per evitare la supermulta che potrebbe arrivare dalla commissione europea. Due i passi in avanti compiuti dal 3 dicembre, la data dell'incontro con Clini in prefettura: il riavvio perla gara per il termovalorizzatore di Napoli est e l'approvazione del piano rifiuti da parte della giunta regionale che lunedì ha dato il suo sì. La vicenda dell'inceneritore sarà probabilmente al centro del dibattito romano: il 3 dicembre tutti si erano dichiarati disponibili a discutere dell'accordo di programma firmato nel 2008 per destinare l'area dell'ex depuratore di Napoli est alla costruzione dell'impianto. L'assessore Tommaso Sodano chiederà ancora di poter destinare i suoli a un impianto di compostaggio e selezione dei rifiuti. Un nodo che dovrebbe essere sciolto prima dell'incontro previsto tra l'8 e il 15 gennaio tra il ministro Climi e il commissario Jan Potocnjk. Sono, però, molti i temi sui quali dalla Campania si chiede l'intervento del ministro. Anche se il sindaco Luigi De Magistris, si mostra ottimista e sostiene: la multa non dipende da noi ma dal governo, e sono molto fiducioso perché questo é un esecutivo che ha una forte credibilità internazionale.. Secondo il primo cittadino «Se il governo saprà spiegare a Bruxelles che la loro fotografia è datata e che adesso è cambiato molto, anzi a Napoli tutto, credo che dall'Europa possa venire un buon segnale. I segnali di cambiamento ci sono stati e sono visibili.. Il primo argomento sul tavolo romano sarà, comunque, quello delle proroghe. La prima sarà chiesta per l'acquisto del termovalorizzatore di Acerra. La legge 26 del febbraio 2010 prevede che l'impianto debba essere comprato dalla Regione, dalla Protezione Civile o da un privato entro il 31 dicembre del 2011. Vengono anche fissali i criteri per quantizzare l'importo da versare a Fibe che lo ha costruito: il risultato è una cifra di poco inferiore ai 400 milioni di euro che al momento nessuno dei potenziali acquirenti ha. Non solo: l'azienda del gruppo Impregilo ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato che ha dichiarato ammissibile l'eccezione di costituzionalità avanzata dai legali dell'impresa. Questa ritiene di essere stata illegittimamente privata della disponibilità e degli incassi di un proprio bene. Ora la dovrà essere questione risolta dalla Corte Costituzionale. Intanto si aspetta la proroga. Il secondo problema riguarda i compiti attribuiti, sempre dalla stessa legge, alle Province alle quali doveva toccare non solo lo smaltimento, ma anche la raccolta dei rifiuti. Ora il governo Monti ha deciso di smantellarle e quindi sarebbe inutile trasferire altre competenze. Gli amministratori campani chiedono di congelare l'attuale situazione con un'altra proroga. Bisognerà poi decidere a chi attribuire le competenze in materia di smaltimento: ma questo è un capitolo che non si è ancora nemmeno aperto. La terza richiesta di rinvio riguarderà i consorzi di bacino di Napoli e Caserta che dovevano essere sciolti (sono già stati nominati due commissari liquidatori) ma che resteranno in vita ancora un anno. Avrebbero dovuto trasferire il personale alle società provinciali che hanno al momento un destino incerto. Perciò si continuerà con l'amministrazione commissariale e tutto lascia prevedere che non sarà ancora attuata la pianta organica che prevede 424 esuberi. Da sottolineare che l'articolazione napoletana non ha alcun lavoro da fare e che quindi ogni mese ha difficoltà a pagare i propri dipendenti. La quarta e ultima proroga riguarda la possibilità di far lavorare negli impianti di altre regioni la frazione umida derivante dalla raccolta differenziata: in Campania manca questo tipo di impianti. Al ministro, poi, i rappresentanti di Regione, Comune e Provincia, chiederanno di rafforzare i poteri del commissario per le discariche di Napoli e Salerno, Annunziato Vardè. Intanto ieri si è vissuta sul campo l'ennesima giornata di tensione: i dipendenti della Lavajet, la ditta che raccoglie la spazzatura di Napoli, hanno minacciato di bloccare il servizio perché non avevano ancora riscosso le tredicesime. Oggi l'impresa dovrebbe incassare dei soldi dall'Asia e dare i soldi ai dipendenti.

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