Oggi vertice Caldoro-de Magistris, poi dal ministro

America's Cup, decide Clini Intanto dall'America arriva la nave dell'Acea

16 dicembre 2011 - Angelo Lomonaco
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Ieri sera alle 19.30 il sito ufficiale dell'America's Cup informava che al prossimo evento, «Napoli, Italia», mancavano 113 giorni, 17 ore, 29 minuti e 53 secondi. Ma qui a «Napoli, Italia», manca ancora la certezza che effettivamente l'evento ci sarà. Fonti della Regione avevano fatto sapere che il governatore avrebbe cercato di convincere il premier Mario Monti a inserire la manifestazione tra i grandi eventi e a nominare un commissario che potesse risolvere i problemi dovuti al fatto che la gara d'appalto per i lavori è stata bandita da Bagnoli-futura per la zona di sua competenza, mentre lì le regate non si potranno svolgere e si sta cambiando rotta verso il lungomare. Considerato che l'area dev'essere consegnata all'Acea venti giorni prima dell'evento, in calendario all'inizio di aprile 2012, non si potrà quindi bandire e svolgere una nuova gara. Caldoro, però, ieri con Monti di questo non ha parlato e sembra invece che oggi, dopo un incontro riservato con il sindaco de Magistris, si rivolgerà al ministro dell'Ambiente. Lo stesso Clini non ha ancora fornito il proprio responso finale per Bagnoli — dove ormai sembra veramente improbabile che si possa regatare — ma sarebbe disponibile a dare una mano agli enti locali per non perdere la manifestazione. Anche perché con la manifestazione si perderebbero circa 20 milioni, tra fondi già versati e da versare, più la penale. In questo scenario, hanno preso a circolare anche altre voci preoccupanti. Approfittando delle difficoltà di Napoli, in Sicilia si starebbe cercando di portare alcune regate a Trapani, città che ha già ospitato in passato pre-regate di America's Cup e molto di recente quelle di Extreme 40, formula molto simile con catamarani di pochi piedi più piccoli. Ma è vero, Trapani è rientrata in corsa? «Quando gli eventi sono stati assegnati ad altre città — risponde il sindaco Girolamo Fazio — noi avevamo abbandonato l'idea. Ora se ne riparla ma nessuno mi ha contattato, quindi non so quanto siano fondate queste voci: vedremo. Qui si dice che l'obiettivo sia di portare almeno una pre-regata a Trapani e che l'idea sia nata a Palermo». La parola Palermo fa scattare un ulteriore allarme a Napoli, perché l'unico team italiano in gara è il prestigioso Luna Rossa Challenge 2013 e questa volta l'armatore Patrizio Bertelli ha scelto di «appoggiarsi» al Circolo della Vela Sicilia del capoluogo isolano. Tra ritardi e concorrenza allora è fatta, anzi disfatta, Napoli ha perso gli eventi di Coppa America? I motivi di preoccupazione non mancano, ma arriva anche qualche notizia di segno opposto. Dall'America. Innanzitutto, lunedì 5 e martedì 6 dicembre la delegazione dell'Acea composta da Peter An-sell (responsabile della logistica), Harold Bennet (direttore delle operazioni in acqua), John Muscat (responsabile della sicurezza) e Grant Davidson (responsabile dell'area tecnica), prima ancora che fosse ufficializzata l'ipotesi via Caracciolo, ha effettuato un sopralluogo sul lungomare e ha rilevato che l'unico problema sarebbe quello di avere spazi notevolmente più contenuti che a Bagnoli. Sul sito dell'America's Cup, comunque, ancora oggi non si fa cenno a via Caraccio - lo. Un'altra notizia —anzi una nave — in arrivo dall'America fa pensare che alla fine comunque le regate a Napoli si svolgeranno. A metà della prossima settimana arriverà il cargo dell'organizzazione che trasporta tutto l'occorrente per la manifestazione: dai gazebo per l'accoglienza ai catamarani, dalle barche per la giuria e l'assistenza in mare agli hangar mobili. La nave targata «Oracle» è partita quasi un mese fa da San Diego e attraccherà nel porto di Napoli, dove è stata allestita un'area tecnica apposita. Nel terminal partenopeo rimarrà fino al termine della manifestazione. I costi del viaggio dall'altra parte del mondo e della lunga sosta nello scalo saranno in parte a carico dell'Acea e in parte sostenuti dall'organizzazione napoletana attraverso un futuro sponsor. Ma tutte queste spese, chiunque le sostenga, hanno un senso soltanto se la manifestazione si terrà. Dunque: si terrà? Forse la risposta definitiva si avrà oggi da Clini, Caldoro e de Magi-stris. Altrimenti si dovrà attendere l'assemblea della società di scopo, l'Acn, che oggi sarà convocata per metà della prossima settimana. Impensabile che si possa continuare a navigare nei dubbi. 

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