Sodano: «Regate via da Bagnoli»
NAPOLI. Addio Bagnoli, le pre-regate della Coppa America a Napoli si terranno altrove. Quasi certamente sul Lungomare. L'annuncio è stato dato ieri "ufficiosamente" dal vicesindaco Tommaso Sodano ai pm Stefania Buda e Federico Bisceglia che lo hanno sentito in Procura come persona informata sui fatti, nell'ambito della maxi-inchiesta che va avanti da anni sia sulla bonifica dei suoli da parte della "Bagnolifutura" sia sui progetti in corso sulla colmata a mare. L'annuncio ufficiale dovrebbe arrivare invece tra oggi e domani.
L'interrogatorio del vicesindaco ed assessore all'Ambiente è cominciato intorno all'una e si è protratto, con una breve interruzione, per circa due ore e mezza. Sono stati affrontati prevalentemente argomenti tecnici relativi a tutto il complesso iter percorso fino ad ora dal Comune e dagli altri enti (Regione, Provincia e Unione industriali di Napoli) che hanno formato la società di scopo per realizzare l'evento, presieduta dal leader degli imprenditori Paolo Graziano. Ma la prima domanda a cui Sodano ha dovuto rispondere è stata sulle motivazioni che hanno portato ad individuare come location per ospitare i team della Coppa America proprio la colmata a mare di Bagnoli, la più incredibile discarica a cielo aperto di rifiuti industriali e tossici mai esistita in Italia e forse anche in Europa. Il vicesindaco ha motivato l'adesione della giunta de Magistris al progetto (proposto dal-l'Acea, la società americana che detiene il marchio e organizza l'evento velico) con la volontà di accendere i riflettori su Bagnoli, anche nella speranza di sbloccare i fondi mancanti per completare la bonifica della colmata stessa. Per il Comune, insomma, le due gare (nel 2012 e nel 2013) erano un'opportunità per la tanto attesa riqualificazione dell'area dell'ex Italsider.
Nell'interrogatorio si è parlato anche dei recenti esami fatti effettuare dal ministero dell'Ambiente, il proprietario dell'area della colmata, che ha in corso da anni una complessa gara d'appalto per la rimozione delle tonnellate di rifiuti tossici. I risultati dei carotaggi, secondo Sodano, non si discostano da quelli già noti, oggetto di uno studio dell'ex Icram del 2005. Né poteva essere altrimenti visto che da allora nessuno ha più toccato la colmata. Allo stesso risultato, del resto, erano già giunti i tecnici incaricati dalla Procura di svolgere proprie analisi. E proprio al ministero spetta l'ultima parola: autorizzare o no la costruzione di un villaggio sportivo sopra la discarica di veleni? Da Roma prendono tempo, una risposta non arriverà prima di altri dieci giorni. Troppi per l'organizzazione delle strutture per le regate che dovrebbero svolgersi ad aprile. Per questo motivo, ha spiegato Sodano, questa ipotesi è stata accantonata. Si pensa di spostare la location su via Caracciolo. Ma prima di dare l'annuncio ufficiale si attende la conclusione di una serie di verifiche tecniche. Tra oggi e domani la decisione sarà pubblica.
Interpellato dal nostro giornale, però, Sodano spiega: «Per la tornata del 2012 è andata così, ma per la seconda tranche di regate, nel maggio 2013, non disperiamo di poter tornare al progetto originano che vede protagonista Bagnoli». Sempre che, beninteso, il ministero dell'Ambiente dia il parere favorevole. Intanto, in Procura si continua al lavorare in silenzio. Si riesaminano i verbali delle tante persone già ascoltate come persone informate sui fatti, tecnici e politici, tra cui il sindaco Luigi de Magistris, il presidente dell'Unione industriali Paolo Graziano ed il direttore generale del ministero dell'Ambiente Marco Lupo. Con Sodano, il ciclo di interrogatori dovrebbe essere concluso. Ora bisogna trarre le conclusioni ed adottare i provvedimenti del caso.