Rifiuti, l'Unione europea frena sulla proroga
Doccia fredda per Roma ed enti locali
Ancora 60 giorni per l'ennesimo salvataggio disperato della Campania in emergenza rifiuti? Non è detto. Perché La Commissione Ue non ha ancora sciolto la riserva, sull'ulteriore rinvio per la presentazione del piano, in assenza del quale scatterebbe il deferimento dell'Italia alla Corte di giustizia.La doccia fredda arriva da Bruxelles, dopo l'ottimismo filtrato negli ultimi giorni, a margine del vertice tra ministro dell'Ambiente ed enti locali di sabato scorso.
«La Commissione non ha ancora risposto alla richiesta presentata dal governo italiano di disporre ancora di due mesi per fare sapere all'Esecutivo Ue come intende mettere in opera, insieme alle autorità locali, la gestione dei rifiuti a Napoli» ha detto Joe Hennon, portavoce del commissario europeo all'Ambiente Janez Potocnik. Durante lo scorso fine settimana «mi sono giunte da Roma notizie secondo cui fondi di stampa avrebbero indicato che la Commissione europea si è già pronunciata in favore della proroga chiesta dall'Italia. Cio non è vero - ha precisato Hennon - ma certo la risposta di Bruxelles giungerà a breve». Intanto, il sindaco di Napoli si mostra ottimista. « Abbiamo mostrato al governo la serietà del nostro programma, la serietà del lavoro che stiamo conducendo insieme a Provincia e Regione. L'incontro a Roma è andato molto bene e il fatto che non si faccia il termovalorizzatore a Napoli credo che sia un passaggio molto importante, una grande svolta» ha affermato de Magistris, commentando il vertice straordinario con il ministro Clini.
Ma la decisione di delocalizzare l'inceneritore da Napoli est a Giugliano, nella provincia Nord, manda in subbuglio il tavolo del centrosinistra. «Per quanto ci riguarda non esistono cittadini di serie b in Campania o l'inceneritore va bene in ogni luogo o in nessuno- dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale Carlo Ceparano- Certo non possono pagare i giuglianesi per tutti avendo già sul loro territorio milioni di ecoballe e decine di discariche mai bonificate. Inoltre troviamo assurdo che si insiste sulla provincializzazione nella gestione dei rifiuti. Vogliamo trovare con la coalizione una posizione unitaria e seria che vada bene al centro ed in periferia senza privilegi o favoritismi per nessuno». La partita dell'emergenza rifiuti è più che mai aperta, dopo 18 anni.