"Sul caso Napoli risposta dell'Italia entro il 15 gennaio"

Rifiuti, ultimo avvertimento Ue

Bruxelles impone tempi più stretti: "Situazione urgente e sensibile_ La normativa non permetterà una seconda proroga a uno Stato membro"
7 dicembre 2011 - cri.z
Fonte: Repubblica Napoli

TRENTOTTO giorni. I tempi sono strettissimi. La Commissione europea attende entro il 15 gennaio la risposta dell'Italia sulla gestione dei rifiuti a Napoli. Bruxelles scioglie il dubbio: sì alla proroga, per rispondere alla lettera di messa in mora della Commissione europea, ma non di due mesi, come annunciato qualche giorno fa dal ministro Corrado Clini. Sulla proroga c'è stato un misunderstanding tra governo italiano e Ue che ha smentito il ministro Clini, affermando di non avere ancora risposto e di non avere soprattutto concesso i due mesi all'Italia. Fonti ministeriali spiegano che Clini si era sbilanciato perché comunque a conoscenza dell'orientamento della Ue. Al di là del malinteso, la lettera dovrebbe essere partita ieri sera.
«La decisione è già stata presa, la lettera della Commissione europea che accorda all'Italia una proroga fino al 15 gennaio per rispondere all'esecutivo Ue sulla gestione dei rifiuti a Napoli è stata spedita ieri sera», spiega Joe Hen-non, portavoce del commissario europeo all' ambiente Janez Potocnik. Ecco i tempi e i modi in cui Bruxelles ha deciso di dare una boccata d'ossigeno al nuovo governo italiano per mettere a punto, con le autorità locali, tutti gli elementi di risposta alla lettera di messa in mora inviata a Roma il 29 settembre scorso. Ma attenzione «la normativa europea non permette una seconda proroga ad uno Stato membro», sottolinea Hennon. Insomma, per Bruxelles si tratta dell'ultima occasione.
In caso contrario l'Italia finirebbe inevitabilmente sotto la scure della Corte di giustizia dell'Ue e la condanna sarebbe accompagna da pesanti ammende.
«E proprio sull'eventuale calcolo delle sanzioni, su cui decide la Corte Ue — aggiunge il portavoce di Potocnik—considerando che l'Italia è un grande Paese l'ordine di grandezza ipotetico sarebbe di numerosi milioni di euro». Tuttavia, «nella lettera che la Commissione europea si appresta a inviare all'Italia — continua Hennon — Bruxelles non entra nel dettaglio delle richieste. Si limita ad accordare la proroga fino al 15 gennaio, ricordando comunque che la situazione è urgente e sensibile». Insomma Bruxelles conta sull'impegno dell'Italia «a rispondere concretamente alla Commissione europea entro i termini della proroga».
Nella lettera di messa in mora all'Italia, decisalo scorso 29 settembre, Bruxelles chiedeva a Roma di mettere fine «con azioni precise e in tempi brevi» alla sentenza della Corte di giustizia dell'Ue emessa 18 mesi fa, sulla gestione dei rifiuti a Napoli. Oggi la decisione di proroga è anche la dimostrazione che la Commissione crede nella possibilità dell'Italia di farcela.
Appena due settimane fa tuttavia, il commissario Potocnik dal Parlamento europeo aveva lanciato una sferzata all'Italia parlando dei rifiuti a Napoli: «E una vergogna che va avanti da anni e, purtroppo, i problemi si stanno accumulando, bisogna fare presto per attivare la raccolta differenziata. Non ci sono scuse per i ritardi».

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