Inchiesta bonifica, gelo del sindaco con i pm De Chiara: "Ma è doveroso fare quelle verifiche"
LA PROCURA metterà a punto forse già domani le prossime mosse dell'inchiesta sulla bonifica di Bagnoli, a cominciare dalla convocazione come teste del ministro dell'Ambiente Corrado Clini. I pm Stefania Buda e Federico Bisceglia, coordinati dai procuratori aggiunti Aldo De Chiara e Francesco Greco, sono convinti della necessità di ascoltare il successore di Stefania Prestigiacono per completare il quadro ricostruito in oltre un mese di intensa istruttoria. Un lavoro investigativo che ha, di fatto, indotto lagiuntadeMagistris a prevedere un piano alternativo per l'organizzazione delle regate preliminari della Coppa America di vela. Per il sindaco ex magistrato, Bagnoli ha rappresentato il primo momento di confronto con l'ufficio inquirente nel quale aveva lavo -rato per quattro anni prima di andare a Catanzaro. Circostanza a cui finora de Magistris non ha fatto alcun cenno esplicito, chiamando in causa solo il ministero. Ma sulla ipotesi di spostare l'evento sul lungomare ha certamente pesato proprio il timore che la magistratura, in presenza di analisi dalle quali emerge un forte allarme ambientale, potesse intervenire con un provvedimento di sequestro dell'area. «L'inchiesta non aveva ad oggetto le vicende collegate all'organizzazione della Coppa America — spiega il procuratore aggiunto De Chiara, che coordina il pool Ecologia —. Solo di recente, quando si è cominciato a parlare della possibilità di organizzare l'evento proprio in quell'area, sono pervenute notizie di reato ed esposti ai quali, doverosamente, abbiamo dato seguito. Da quel momento—prosegue il magistrato— la Procura ha avviato i necessari accertamenti. È notorio che la colmata èinquinata, d'altra partec'èuna legge dello Stato che ne prevede la rimozione — conclude De Chiara — naturalmente nessuno nega i margini di autonomia dell'amministrazione, che si muove come meglio ritiene e fa le sue valutazioni a prescindere dall'azione giudiziaria».