IL CASO IL MINISTERO DEI AMBIENTE: VALUTAZIONI RAPIDE SUL SITO ED ENTRO LE SCADENZE PREFISSATE

America's Cup più lontana da Bagnoli

4 dicembre 2011 - Mario Pepe
Fonte: Roma

NAPOLI. Le World Series dell'America's Cup si allontanano da Bagnoli. E così si studia una soluzione alternativa. La conferma a quanto filtrato anche l'altra sera, dopo la riunione dei componenti della società di scopo creata per l'evento velico, i cui soci avrebbero conferito all'amministratore unico Paolo Graziano una delega a trattare con l'Acea (organizzatrice dell'America's Cup) per un sito alternativo, arriva anche dal vertice in Prefettura a Napoli tra il ministro dell'Ambiente, Claudio Clini, il governatore Stefano Caldoro, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Alla fine della riunione, infatti, in una nota di cinque righi, si legge che «al fine di garantire la realizzazione dell'America's Cup a Napoli, il ministero dell'Ambiente, il Comune di Napoli, la Provincia e la Regione si impegnano a realizzare nei tempi più rapidi possibili, ed entro scadenze già fissate, tutte le valutazioni relative al sito di Bagnoli. In ogni caso vi è l'impegno del ministero a supportare il Comune nelle procedure necessarie alla realizzazione dell'evento, nel rispetto delle cautele poste dalla normativa di tutela ambientale». E a ben leggere, secondo i commenti di qualche presente, quell'"in ogni caso" suona come presagio di sventura per il sito ex Italsider. Sull'area, stando ad indiscrezioni provenienti dal summit in Prefettura, il direttore generale del ministero dell'Ambiente, Renato Grimaldi, avrebbe espresso delle perplessità anche sullo specchio d'acqua. Il fondale è pesantemente inquinato da sostanze tossiche, tra le quali amianto e mercurio, ed è chiaro che la movimentazione dovuta all'impianto delle boe porterebbe all'emersione di questi elementi. 'ha l'altro, la balneazione nella zona è anche vietata, Dal canto proprio, il primo cittadino, a margine del convegno "La politica contro le mafie", si dice sicuro che «la Coppa America si fa a Napoli». E circa i rilievi della Procura sul sito di Bagnoli, l'ex pm afferma di non essere «preoccupato. Sono accertamenti che attendiamo sia dal ministero che dalle autorità giudiziarie. Siamo attenti alla situazione, come è giusto che sia in questi casi, ma la Coppa America si farà a Napoli». Affermazione, anche questa, che conferma come Bagnoli non sia, a questo punto, più una certezza ma una possibilità. In merito alle alternative, quelle che sembrano avere una maggiore "quotazione" sono lo spazio antistante via Caracciolo, che costituirebbe uno scenario naturale davvero invidiabile, e il Molo San Vincenzo. Di più difficile percorrenza, invece, sembra la pista che conduce a Nisida. È spuntata quella che, però, al momento sembra più un'ipotesi "di scuola", ovvero Ischia. Comunque, è certo che un'alternativa dovrà essere tale da consentire un intervento lampo, visto che i tempi sono strettissimi. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare anche i primi camion con i materiali per l'allestimento delle strutture. Tutto resta legato agli esiti delle ulteriori analisi, dopo che è emersa una discordanza tra quelle effettuati dall'Arpac, ed inviati al ministero dell'Ambiente e al Comune di Napoli, e i rilievi di Bagnolifutura. I risultati dovrebbero arrivare al massimo il 20 dicembre, dopodiché i sostituti Buda e Bisceglia, coordinatori dall'aggiunto De Chiara, dovranno prendere una decisione circa il sequestro o meno della colmata a mare ma anche di molti degli spazi circostanti. Vista la discrepanza rivelata nelle rilevazioni finora effettuate, c'è la possibilità che i magistrati siano costretti a mettere in atto l'inevitabile, ovvero il sequestro dell'area. E proprio nel timore che il rischio di un blocco delle attività nell'area di Bagnoli possa diventare realtà, si stanno cercando delle soluzioni alternative. Che potrebbero divenire concrete, anche per non perdere ulteriore tempo nell'organizzazione dell'evento sul quale istituzioni e imprenditori fanno affidamento per avviare, oltre che un processo di riqualificazione integrale della zona una volta sede dell'Italsider, anche uno sviluppo complessivo della città. Dalle istituzioni locali, comunque, si ribadisce la certezza che la rassegna velica si terrà a Napoli. A Bagnoli o altrove, a questo punto, diventa un ulteriore valutazione. Ma la sicurezza che il capoluogo campano non perderà una rassegna sulla quale sono investite le aspettative non solo degli addetti ai lavori, delle istituzioni e delle forze imprenditoriali, ma anche quella dei tanti che vedono, come detto, nell'appuntamento un'occasione per avviare un processo di sviluppo.

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