Il caso Il ministro visita la città e blocca il piano sul termovalorizzatore. Accordo per evitare le sanzioni Ue

Rifiuti, pace tra Clini e De Magistris "A Napoli non c' è un' emergenza"

La contestazione dei cittadini: "Diciamo no alle discariche e agli inceneritori"
4 dicembre 2011 - Roberto Fuccillo, Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

NAPOLI —Corrado Clini arriva a Napoli. Fa una passeggiata in città, per vedere coni suoi occhi la situazione, e cambia idea: «Non c'è alcuna emergenza, l'invio dell'esercito non serve». Il ministro dell'Ambiente viene contestato dai disoccupati organizzati e dalle «Mamme vulcaniche» di Terzigno con slogan contro i termovalorizzatori e le discariche. Ma, dopo tre giorni di dichiarazioni di fuoco e di polemiche col sindaco un Luigi de Magistris sull'utilizzo dell'esercito, trova l'accordo con le istituzioni locali e sancisce che «non c'è emergenza a terra, il problema è il rischio sanzioni da parte di Bruxelles». Dopo tre ore di vertice in Prefettura (con de Magistris, il governatore Stefano Caldoro e il presidente della Provincia Luigi Cesaro) nasce una task force per rispondere al commissario europeo Janez Potocnik ed evitare la nuova procedura di infrazione. Primo punto dell'accordo: il termovalorizzatore di Napoli Est non si farà, ma nella zona di Giugliano, a nord del capoluogo, nascerà un impianto destinato soprattutto allo smaltimento dei 6 milioni di ecoballe accumulate durante l'emergenza. È la principale garanzia che il tavolo intende dare alla Ue. Mentre la decisione del '98 di Berlusconi e Bertolaso di fare un termovalorizzatore a Napoli viene cancellata: «I protagonisti di quell'accordo non sono qui oggi», taglia corto Climi. Un risultato importante portato a casa dal sindaco de Magistris, che si è sempre opposto all'impianto in città. Anche se insorge subito il primo cittadino di Giugliano, Giovanni Pianese (Pdl), pronto alle barricate. De Magistris (che in mattinata minaccia querele a chi infanga la città) ottiene una seconda vittoria: Clini accelera i fondi perrispettare i tempi della differenziata porta a porta e toccare il 50 percento nel 2012 e il 65 nel 2013. «Il governo fornirà ogni contributo — spiega il ministro — per l'utilizzo dei fondi Fas al di fuori del patto di stabilità». Quarto e ultimo nodo: le discariche. Saranno ampliati con un decreto i poteri del commissario Annunziato Vardè e si premerà l'acceleratore per la realizzazione almeno della prima delle tre discariche indivi duate, quella di Paenzano 2, nel comune di Tufino.

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