Rifiuti, Sodano. emergenza 'pilotata'
NAPOLI - Emergenza rifiuti, questa sconosciuta. A seguito dello sciopero degli operatori ecologici dei giorni scorsi i cumuli di spazzatura avevano fatto la loro comparsa in città. Subito è riesplosa la polemica su un presunto ritorno di fiamma' della drammatica situazione che aveva interessato il capoluogo partenopeo in tempi non troppo lontani. Il sindaco Luigi De Magistris ha minacciato querela per coloro che ripropongono le immagini dell'emergenza nel racconto dello stato attuale delle strade cittadine. Una strumentalizzazione, secondo il Comune di Napoli, della sofferenza atavica del capoluogo che sarebbe ingigantita da ambienti ben precisi. "Siamo sotto il ricatto delle lobby che vogliono gli inceneritori. A Napoli non c'è alcuna emergenza rifiuti"'. Parole del vicesindaco partenopeo, nonché assessore all'Ambiente, Tommaso Sodano. "Chiederemo più risorse per la differenziata. Non appena è andata deserta la terza gara per l'inceneritore, si è ricominciato a parlare di emergenza rifiuti. Abbiamo i dati ufficiali, in questo momento — aggiunge il vice-sindaco - nella città di Napoli non si arriva neanche a 50 tonnellate in strada. Per Natale non dovrebbero esserci rischi, mentre qualche sofferenza potrebbe arrivare in primavera". Le richieste del Comune hanno trovato riscontro durante l'incontro che si è tenuto ieri in Prefettura con il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che prima di entrare nella sede del vertice ha potuto passeggiare per le strade della città: "Ho avuto la fortuna di poter passeggiare in una città bellissima e non deturpata in alcun modo dalla spazzatura - ha raccontato il responsabile del dicastero dell'Ambiente a margine del summit in Prefettura — L'emergenza rifiuti in città non c'è e l'urgenza di questo incontro è a causa delle possibili sanzioni dell'Unione Europea. Stiamo individuando insieme il percorso da seguire ma non ha senso parlare di misure di tipo emergenziale". Sfuma così, quindi, anche l'ipotesi dell'arrivo dell'Esercito per gestire la situazione relativa alla spazzatura, osteggiata sin dall'inizio dal sindaco De Magistris e dal suo esecutivo. La gara andata deserta e le polemiche sul ritorno dell'emergenza rifiuti in città hanno fatto infuriare il numero due di Palazzo San Giacomo. Clima, almeno a livello istituzionale, che si è stemperato notevolmente grazie all'incontro con il ministro e con i vertici di Regione e Provincia. Nel documento firmato dai partecipanti al vertice in prefettura emerge come i vertici delle istituzioni nazionali e locali "hanno convenuto che non c'è al momento alcuna condizione di stato di emergenza ed hanno trovato un accordo su diversi punti. In primo luogo sarà data una risposta rapida alle richieste della commissione Europea nel quadro generale del piano regionale". Un documento del 2008 messo a punto dalla Regione, allora presieduta dal governatore Antonio Bassolino, che sarà revisionato in alcuni punti e, soprattutto, sarà interessato da una notevole accelerata nell'iter burocratico. Sugli impianti, aldilà delle lobby, questa volta l'accordo, per quanto riguarda i vertici istituzionali, non manca. I tempi però stringono e sarà fondamentale l'emanazione da parte del governo del nuovo decreto sui rifiuti prevista entro la fine del 2011.