Intesa con i sindaci di Milano e Torino "Ma non è un partito".

La rabbia di de Magistris "L'emergenza non c'è più"

Fassino sarà al San Carlo per il concerto di Muti sui 150 anni dell'Unità. Io andrò a Torino per la Biennale della legalità
Un incontro affettuoso con Pisapia. Organizzeremo incontri su cultura sviluppo e democrazia A febbraio un'iniziativa
3 dicembre 2011 - Roberto Fuccillo
Fonte: Repubblica Napoli

UN SOGNO. Vedere ad esempio Feltri e Belpietro sbarcare a piazza Garibaldi, muniti di scope emascherina, che si affacciano sul piazzale e decretano: «La spazzatura? C'è, ma non si vede». Deve avere immaginato questo Luigi de Magistris viaggiando ieri lungo la bassa, da Torino a Milano, dove ha incontrato i due sindaci. E, quando ha raggiunto il capoluogo lombardo, il sogno si è trasformato nella citazione cinematografica, quella di Totò e Peppino: «Non c'è nessuna emergenza rifiuti a Napoli - sbotta il sindaco -. Sono arrabbiatissimo, sivedono in giro titoli di giornale che sono un danno forte d'immagine alla città. È dal primo agosto che in strada non c'è un sacchetto di immondizia. E i rifiuti non sono come la nebbia di Totò, che c'è ma non si vede». Non èilsolo riferimento cinematografico che il sindaco schiera nella sua battaglia sui rifiuti. A Torino ci è andato apposta, ieri mattina, per presentare il film di Enrico Caria, dedicato a un personaggio immaginario ma non tanto: Nicolino Amore, una sorta di "Chance" giardiniere che arriva a essere sindaco a sorpresa, un po' come de Magistris, e che del pari sogna ad esempio difarela differenziatae il compostaggio. E lunedì a Napoli altro appuntamento con la celluloide anti-inceneritore: la presentazione al cinema Modernissimo del film "Sporchi da morire", documentario di Marco Carlucci sui rischi per la salute dovuti agli inceneritori. Resta il fatto che «certo c'è precarietà, stiamo rompendo un sistema che èanche crimi na -le». Ragion per cui, nebbia a parte, i rifiuti costituiscono comunque il cruccio principale in questo momento per l'amministrazione, tanto più che oggi sbarca a Napoli il ministro Corrado Clini, fresco di nuova esternazione sulla possibilità di utilizzare l'esercito a Napoli. De Magistris è un muro: «Sono molto contento che il ministro Clini venga a Napoli. Credo che mettersi tutti intorno ad un tavolo governo, Regione, Provincia, Comune e Prefettura sia la scelta giusta per affrontare i problemi. Ma la dichiarazione sull'esercito ho già detto che non la condivido, per-chénon èassolutamente necessaria». Nessun dubbio: «Stiamo andando avanti. Abbiamo fatto tre siti di stoccaggio provvisorio e prima di Natale partiranno le prime navi per l'Olanda. Saranno cinquemila tonnellate a settimana, che per due anni ci faranno respirare». Insomma stia tranquilla anche l'Europa delle multe, in fondo «l'Italia storicamente ha dimostrato che nei momenti di crisi sa dare il meglio». Olanda, dunque, ma anche differenziata, compostaggio, anaerobico. Non a caso, mentre il sindaco incontrava i suoi pari grado, Piero Fassino e Giuliano Pisapia, il suo vice, Tommaso Sodano, se ne andava in giro per aziende, pubbliche eprivate, per completare un dossier sulle alternative al termovalorizzatore da sottoporre oggi a Clini. Da quest'ultimo peraltro oggi ci si attende una parola definitiva sulle analisi a Bagnoli, necessarie per avviare le opere di America's cup. La trasferta al nord di de Magistris è servita però anche a tirargiùunaseriediaccordi con le due capitali del settentrione. Da questo punto di vista appare denso di significato l'incontro con Fassino, personalità certo assai diversa dallo «scassatore» de Magistris. Resta infatti tutta a carico del sindaco napoletano l'ennesima sortita sul governo Monti: «Guardo con grande fiducia al governo, perché ha tutto l'interesse che vada bene e faccia misure importanti per i Comuni. Ma da un punto di vista politico è ovvio che lavoriamo perla costruzione di una alternativa al berlusconismo». Con Fassino comunque viene stipulato un impegno comune che i due definiscono «insieme perla riscossa del Paese». Spiega de Magistris: «Abbiamo deciso di istituire un tavolo permanente per mettere insieme iniziative comuni sui temi di cultura, servizi, università, infrastrutture. Nei prossimi quattro anni e mezzo vedremo spesso iniziative congiunte tra Napoli e Torino nel segno dell'unità d'Italia». Aggiunge Fassino: «Torino e Napoli sono due grandi capitali, per storia, cultura e ruolo che hanno avuto nella vita dell'Italia e dell'Europa. Abbiamo deciso di lavorare insieme». Risultato: il 17 dicembre Fassino sarà a Napoli per il concerto di Riccardo Muti al Teatro San Carlo dedicato al 150 dell'Unità d'Italia; a maggio invece de Magistris sarà a Torino per la inaugurazione della Biennale della Legalità, insieme al procuratore antimafia Piero Grasso e alla sorella di Giovanni Falcone. Poi ci saranno anche scambi di eventi culturali, programmi museali e espositivi comuni, forse l'integrazione nei cartelloni lirici di San Carlo e Teatro Regio. Approccio simile più tardi a Milano, con Pisapia, anche se i due hanno un rapporto certamente già maturato nel corso di una campagna elettorale di cui sono stati gli elementi imprevisti. «Un incontro affettuoso», lo definisce de Magistris. E anche in questo caso da Palazzo Marino esce un accordo per «iniziative tra le due città, la prima a febbraio (forse anche qui sulla legalità, ndr),perdareilsegnodi un modo nuovo difare politica». Comunque «non un partito dei sindaci, non ce n'è bisogno».

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