Clini: basta liti o pagheremo una multa colossale
Rifiuti: sì della lle alla proroga chiesta dal governo italiano. Lo ha annunciato ieri il ministro Corrado Clini che ha però avvertito: «Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente. Altrimenti sarà una multa colossale, che pagheremo tutti, che pagheranno soprattutto coloro che non hanno alcuna colpa, quelli che si impegnano per l'ambiente, che poi sono la maggioranza dei cittadini». Senza una road map precisa, ammonisce il ministro, pagheranno innnazitutto i cittadini incolpevoli. Perciò bisogna varare un piano convincente e condiviso. Per questo ieri era previsto l'incontro a Roma tra gli amministratori campani (dovevano partecipare Caldoro, I)e Magi-stris e Cesaro), il capo del dipartimento per le politiche europee Roberto Adam e il coordinatore della struttura di missione per le procedure di infrazione, Vincenzo Celeste. II meeting è stato rinviato anche perché oggi Clini sarà a Napoli e incontrerà in prima persona il presidente della Regione, il sindaco e il presidente della Provincia. Incontri che serviranno a mettere a punto la strategia per i prossimi mesi e a richiamare tutti alle proprie responsabilità. ll ministro, infatti, ha pii! volte sottolineato nei giorni scorsi la necessità che ognuno faccia la sua parte. E alla vigilia della missione napoletana Clini tenta di sgomberare il campo dalle polemiche, e chiarisce il tema più controverso: quello del ritorno dell'esercito in Campania: «Spiego ancora una volta la questione dell'esercito - dice - Non ho mai pensato che i militari debbano lavorare sulla raccolta (lei rifiuti. Il collega eamico ministro della difesa, ammiraglio Di Paola, ha detto bene: i militari si occupano di cose diverse dall'ambiente». Ciononostante la presenza dei militari potrebbe rivelarsi utile, o addirittura necessaria. «I cittadini di Napoli - sostiene - meritano un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti degno di una città nobile, di una delle capitali europee della cultura e dell'arte. Se qualcuno impedisce questo servizio, se è una questione di ordine pubblico, allora i cittadini avranno in loro aiuto le forze dell'ordine perdifendere la loro città. In casi eccezionali tutte le istituzioni si devono mobilitare quindi, eventualmente, anche l'esercito. Ciò non significa schierare domani i soldati perle vie di Napoli, ma anzi l'auspicio è che la Campania con le proprie forze, le proprie istituzioni, e con il proprio senso di legalità, riesca ad affrontare e risolvere per le vie ordinarie il problema». Poi Clini torna sul tema della supermulta minacciata dalla commissione ambiente della Ue che, se non avrà risposte convincenti, tra sessanta giorni deferirà il governo italiano alla corte di giustizia. Le conseguenze saranno gravissime: resteranno innanzitutto congelati i 145 milioni previsti dai Por ed è anche previsto il pagamento di una cifra forfettaria non inferiore agli otto milioni di euro. Dal momento della sentenza fino alla soluzione del problema, ancora, si verseranno tra i 10.880 e i 652mila euro al giorno. Per evitare tutto questo il responsabile dell'ambiente incita gli amministratori a intraprendere finalmente azioni efficaci. «Nei due mesi concessi da Potocnik - dice - non si costruisce un inceneritore (ove questa fosse la tecnologia risolutiva, e dubito comunque che l'inceneritore sia la risposta, se non è vista dentro la programmazione di un ciclo completo dei rifiuti). In due mesi non si allestisce forse nemmeno una discarica. E Potocnik lo sa. L'Europa infatti non pretende "La" soluzione già realizzata, ma ci chiede credibilità». Amara e preoccupata la conclusione: «Le polemiche, anche queste di questi giorni, tolgono credibilità e avvicinano la multa. L'Europa ci ha dato fiducia ancora una volta, e merita di essere trattata con rispetto, onestà e rigore. Come lo meritano i cittadini napoletani. Meritano rispetto, non prese in giro».