Un affare da 16 milioni

"Sono in imbarazzo" Clini, ministro-manager con due cappelli in testa

Il titolare dell'Ambiente è anche presidente del Consorzio per l'area di ricerca scientifica
3 dicembre 2011 - Enrico Fierro
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Gaffe e conflitti di interesse. Il nuovo ministro dell'Ambiente, il professor Corrado Climi, medico chirurgo specializzato in medicina del lavoro, ieri è andato in Calabria e ha spiegato, superando qualche ritrosia, la sua doppia funzione. "Sono qui e devo cercare di barcamenarmi e tenere questi due cappelli in mano". Il primo cappello è quello di ministro, il secondo è il più imbarazzante. Clini, infatti, è presidente del Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica, una struttura che esiste dal 1978 e che gestisce l'Area scienza park" di Trieste. In Calabria la società presieduta da Clini parteciperà al progetto "Calabrialnnova", finanziato dalla Regione e da Fincalabra.
UN AFFARE da 16 milioni di curo mirato alla formazione di trenta giovani professionisti calabresi che dovranno aiutare le imprese del posto ad innovarsi dal punto di vista tecnologico e delle nuove conoscenze. Si tratta, ha precisato il Clini-manager di "una azione importante per lo sviluppo calabrese. C'è crescita anche dove mancano infrastrutture fisiche, basta che ci siano know-how e conoscenze. In base alla mia esperienza le cariche più forti ai sistemi economici arrivano dalle economie emergenti. Questo è il ruolo della Calabria: dare nuova energia all'Italia". Fine della prima parte. Perché Clini, che ha accanto il governatore della Regione Giuseppe Scopelliti, mette da parte il "cappello" da manager e, moderno Fregoli, calza quello di ministro dell'Ambiente e parla di rifiuti. Tema scottante in Calabria, visti i recentissimi scandali che hanno portato in galera gestori di discariche e toccato i vertici del commissariato straordinario. La soluzione per la crisi che nei giorni scorsi ha rischiato di trasformare città come Catanzaro e Lamezia Terme in una Napoli dei giorni peggiori dell'emergenza, la raccolta differenziata. "Una pratica - ha chiosato il ministro - che oltre a facilitare lo smaltimento dei rifiuti, rappresenta il salto di qualità delle economie più avanzate. La raccolta differenziata è una grande infrastruttura di sviluppo che deve essere integrata con la valorizzazione dei rifiuti". Applausi, interviste di rito e strette di mano dai vertici politici della Regione. E l'imperdonabile gaffe dei due cappelli, rappresentazione plastica del conflitto di interessi che affligge il gabinetto Monti.
PER IL NEO ministro dell'Ambiente non si tratta della prima uscita infelice. Quella sul nucleare fece infuriare referendari, ecologisti, movimenti e Di Pietro. "II ritorno al nucleare - disse Clini appena nominato - è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Comunque, di base, la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale". Nucleare possibile, quindi, ma a "certe condizioni, è una tecnologia e bisogna valutarla". Nonostante il referendum. Fermamente convinto anche della necessità di realizzare la Tav, "da fare assolutamente". L'ultima gaffe del ministro con due cappelli, è sui rifiuti di Napoli. "Mando l'esercito", come un La Russa qualsiasi. Una presa di posizione che ha irritato il sindaco de Magistris. "Stiamo andando avanti ma governare senza soldi non è facile. Comunque, anche se sui giornali leggiamo che a Napoli c'è l'incubo rifiuti, dal primo agosto di rifiuti a Napoli non ce ne sono".
Oggi Clini sarà nel capoluogo campano e de Magistris avverte: "Ho già detto che non condivido le dichiarazioni sull'esercito pensiamo ai fatti, con meno parole".

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