IL PORTAVOCE DI POTOCNIK: "MAI CONCESSI DUE MESI". POI ARRIVA LA DILAZIONE DI UN MESE E MEZZO

Rifiuti, l'Europa "rivede" la proroga

De Magistris e Caldoro: «Aspettiamo notizie dal Governo». Rivellini (Pdl): «A Bruxelles, dove non c'è alcun pregiudizio nei confronti dell'Italia, chiedono certezze sull'avvio della differenziata, del riciclo dei rifiuti e della costruzione del termovalorizzatore»
6 dicembre 2011 - Mario Pepe
Fonte: Roma

NAPOLI. La Commissione europea "rivede" la proroga all'Italia per evitare le sanzioni dovute all'emergenza rifiuti in Campania: sarà di un mese e mezzo e oggi dovrebbe esserci l'annuncio. Non senza un "brivido" nella giornata di ieri. È quello che regala, in mattinata, Joe Hennon, portavoce del commissario all'Ambiente Janez Potocnik. «La Commissione non ha ancora risposto alla richiesta presentata dal governo italiano di disporre ancora di due mesi per fare sapere all'Esecutivo Ue come intende mettere in opera, insieme alle autorità locali, la gestione dei rifiuti a Napoli. Durante lo scorso fine settimana - spiega - mi sono giunte da Roma notizie secondo cui fonti di stampa avrebbero indicato che la Commissione europea si è già pronunciata in favore della proroga chiesta dall'Italia. Ciò non è vero ma certo la risposta di Bruxelles giungerà a breve». Una doccia gelata dopo le dichiarazioni, venerdì scorso, con le quali il ministro Clini aveva annunciato la concessione della proroga di due mesi da parte dell'Ue. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine dell'assemblea dell'Ance, taglia corto: «In base alle notizie che noi avevamo, ci si avviava ad ottenere la proroga. La questione, comunque, è da girare al Governo, non a noi. In ogni caso verificheremo». Poco dopo, nella stessa sede il governatore Stefano Cal-doro è altrettanto secco: «Sull'infrazione è il Governo che ci deve far sapere. Abbiamo avuto un'ottima riunione sabato con il ministro Clini e tutte le istituzioni abbiamo trovato un bel clima di lavoro di squadra e continuiamo con quello spirito». Notizie, quelle provenienti da Bruxelles, che preoccupano l'europarlamentare Enzo Rivellini. «La verità, e sono stato il primo a dare la notizia, è che il commissario Potocnik e l'intera Commissione non hanno alcun pregiudizio verso di noi e sono disposti a concedere ulteriore dilazione di tempo ma solo in presenza di certezze - afferma l'esponente del Pdl -. A Bruxelles hanno già più volte ascoltato piani "definitivi" che vengono di volta in volta cambiati nella sostanza e nei tempi. Pertanto, oggi ci chiedono il rispetto dell'avvio concreto della raccolta differenziata, del riciclo dei rifiuti, della costruzione del termovalorizzatore come già proposto ed in qualche modo accettato dall'Ue. Sentire che si cambia ulteriormente il piano, negando la costruzione del termovalorizzatore ed addirittura agendo in modo che la gara per realizzarlo vada deserta e continuando a sbandierare dati sulla raccolta differenziata che ricordano i famosi "carri armati di Mussolini", non è ritenuto, giustamente, più sufficiente dalle Istituzioni europee». In serata, poi, filtra una nuova indiscrezione dal ministero dell'Ambiente: Bruxelles avrebbe pronta una dilazione di un mese e mezzo per evitare la multa all'Italia. Una mediazione tra i due mesi chiesti dalle autorità italiane e l'offerta europea. E oggi, salvo sorprese, dovrebbe arrivare l'annuncio ufficiale.

Powered by PhPeace 2.6.4