Inceneritore e differenziata piano per fermare le sanzioni Ue

Clini: "Nessuna emergenza, l'esercito non serve"
4 dicembre 2011 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

NASCE una task torce sui rifiuti per rispondere alle richieste di Bruxelles. E arriva l'accordo: sì all'inceneritore, manonaNapoli; fondi per la raccolta differenziata porta a porta per il capoluogo campano e poteri commissariali più ford per l'apertura di tre discariche in Regione. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Climi, arriva in città, fa una passeggiata pervedere con i suoi occhi la situazione e cambia rotta: «Non c'è nessuna emergenza». Scartata subito anche l'ipotesi dell'esercito. E così l'incontro di tre ore in prefettura, con il governatore, Stefano Caldoro, il sindaco, Luigi de Magistris, il presidente della Provincia, Luigi Cesaro si concentra sulle risposte da dare alla Commissione europea per evitare la proceduta di infrazione. I tempi sono strettissimi: 60 giorni. Quattro i temi: termovalorizatore, ecoballe, differenziata e discariche. L'accordo viene raggiunto su tutto.
Termovalorizzatore: l'impianto si farà, manonaNapoli (il sindaco de Magistris ha posto un fermo no), bensì in provincia. Probabilmente a Giugliano. È la prima volta che Napoli esce ufficialmente dalla partita del secondo termovalorizzatore regionale. Il nuovo impianto sarà dedicato principalmente allo smaltimento dei sei milioni di ecoballe stipate a Taverna del Re, una delle maggiori preoccupazione peri tecnici dell'Ue. Ma, se il sindaco di Napoli porta a casa una vittoria, il primo cittadino di Giugliano insorge. «Ora aspettiamo solo che sia deciso che i giuglianesi vadano via dalle loro case per fare di quello che resta della mia città un immenso sversatoio», Giovanni Pianese (Pdl), sindaco di Giugliano (che al vertice non ha partecipato), è furioso. Quanto a Napoli, invece, resta «la possibilità di valutare ipotesi alternative connesse al miglior funzionamento del ciclo dei rifiuti (cioèdirealizzareunsito di composta ggi o ndr)», chiarisce il ministro.
Terzo punto, la differenziata: il Comune di Napoli ottiene i fondi per rispettare il cronoprogramma sulla raccolta porta a porta: il 50 per cento nel 2012 e il 65 per cento per fine 2013. «Innanzitutto — spiega Clini — saranno adottate misure per incentivare in tempi rapidi la raccolta differenziata, integrata con la valorizzazione dei materiali raccolti, per mezzo di un'impiantistica adeguata, in particolare con il trattamento del compostaggio in ambito locale. A tal fine il governo fornirà ogni contributo per accelerare l'utilizzo dei fondi Fas al di fuori del patto di stabilità e la Regione conseguentemente si impegna a dare immediata attuazione al programma concordato».
Quarto e ultimo nodo: le discariche. Saranno ampliati i poteri del commissario Annunziato Vardè (che al momento può solo indicare i siti) che potrà governare anche l'apertura delle strutture e soprattutto accelerare la realizzazione almeno della prima delle tre discariche individuate, quella di Paenzano 2, nel comune diTufino. Ci sarà, a brevissimo, un decreto legge per conferire più poteri al commissario, nell'attesa verranno sfruttate al massimo le discariche già esistenti, tra cui Terzigno, ormai verso la chiusura. Nel decreto verranno anche definite le condizioni per una proroga alle Province del servizio di smaltimento dei rifiuti e, all'interno di questa prospettiva, il presidente, Luigi Cesaro, ha anche chiesto che nel provvedimento venga prevista la possibilità di utilizzo dei lavoratori dei Consorzi di bacino per la raccolta differenziata nei Comuni.
Ad accogliere il ministro in prefettura ieri mattina un nutrito gruppo di cittadini, dai disoccupati organizzati alle "Mamme vulcaniche", con slogan contro discariche e inceneritori.

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