IL MINISTRO CLINI A NAPOLI Rifiuti, c'è un nuovo accordo per superare l'emergenza

Napoli, accordo sui rifiuti Clini: «Non c'è emergenza»

Il ministro dell'ambiente: «Daremo risposte rapide all'Ue»
Gli impegni «Ho passeggiato a lungo per la città e al momento non c'è alcuna condizione di stato di allarme»
La polemica il primo cittadino denuncia i tg: «Usate immagini di repertorio allo scopo di danneggiarci»
Il vertice Intesa con il sindaco De Magistris per lo smaltimento delle ecoballe e l'organizzazione della raccolta Presto un nuovo decreto con indicazioni precise sulle modalità di risoluzione del problema Acoordinare le azioni sarà il commissario straordinario Vardè
4 dicembre 2011 - Valeria Chianese
Fonte: Avvenire

Ha visto «con i suoi occhi», come aveva anticipato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, e alla fine il ministro all'Ambiente Corrado Clini ha dovuto ammettere: «Ho passeggiato per Napoli e in città al momento non c'è alcuna condizione di stato di emergenza rifiuti». Dichiarazione sottoscritta formalmente a conclusione della riunione sulla crisi dei rifiuti in Campania, ieri Il primo cittadino denuncia i tg «Usate immagini di repertorio allo scopo di danneggiarci» nella Prefettura partenopea, insieme al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, al presidente della Provincia Luigi Cesaro e a de Magistris. Lo stesso sindaco lo va dicendo da giorni tanto che ha annunciato querele nei confronti di chi sta diffondendo notizie false su una nuova emergenza rifiuti a Napoli che, ribadisce, «non c'è».
De Magistris non fa nomi e forse si riferisce ad alcuni tg. «Sono state mostrate immagini di repertorio - insiste il sindaco -. Sono un danno enorme alla città che io ho l'onore e il dovere di rappresentare. I soldi che ricaveremo dall'azione giudiziaria - spiega - li destineremo alla raccolta porta a porta». Per la differenziata i finanziamenti sono infatti ridotti e una delle ricorrenti richieste del sindaco di Napoli è lo sblocco dei fondi da parte del Governo. Esigenza ripetuta anche ieri al ministro Clini.
L'incontro in Prefettura ha comunque portato ad un accordo su diversi punti e un nuovo decreto, che annullerebbe le precedenti norme, renderebbe concreta l'intesa raggiunta. A coordinare le azioni sarà il commissario straordinarioVardè. Innanzitutto, ed è il ministro all'Ambiente a sottolinearlo, «sarà data una risposta rapida alle richieste della Commissione Europea nel quadro generale del piano regionale». A fine gennaio scade la proroga di due mesi concessa dall'Unione europea perché l'Italia risponda con un dossier convincente e risolutivo sulla crisi dei rifiuti in Campania. Diversamente ci sarebbe il secondo deferimento alla Corte di Giustizia del Lussemburgo oltre a pesanti sanzioni. Anche per questo, ed è un altro punto dell'accordo, saranno adottate misure per incentivare in tempi rapidi la raccolta differenziata, integrata con la valorizzazione dei materiali raccolti, per mezzo di un'impiantistica adeguata, in particolare con il trattamento del compostaggio in ambito locale. A tal fine il Governo fornirà ogni contributo «per accelerare l'utilizzo dei fondi Fas al di fuori del patto di stabilità e la Regione conseguentemente si impegna a dare immediata attuazione al programma concordato». Prevista pure la riapertura di alcune discariche, tra cui Tufino.
In discussione anche il destino dei sei milioni di tonnellate di ecoballe stipate nei siti di stoccaggio. L'accordo prevede che siano eliminate utilizzando, «come chiesto dall'Unione europea» si puntualizza nella nota sottoscritta dai partecipanti al vertice, le migliori tecniche di valorizzazione energetica, integrate con l'utilizzazione del rifiuto urbano trattato negli impianti Stir ubicati nella provincia di Napoli. In pratica un megainceneritore in grado di bruciare tutto e da costruire a Giugliano. Si è poi convenuto sulla necessità di riesaminare la norma del 2008 sull'impianto di Napoli est valutando l'alternativa di un impianto di compostaggio. Come nell'ipotesi de Magistris. Nonostante l'inceneritore sia previsto dal piano per lo smaltimento rifiuti nella regione e sia stato oggetto anche di normativa specifica, l'amministrazione de Magistris vi si è difatti sempre opposta. Anzi, sospetta Tommaso Sodano, vicesindaco con delega ai rifiuti, «non a caso appena è andata deserta la terza gara per l'inceneritore, si è ricominciato a parlare di emergenza rifiuti. Una strumentalizzazione: siamo sotto ricatto delle lobby che vogliono gli inceneritori».

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