Esercito, il Comune teme complotti

2 dicembre 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Il Comune evoca il complotto, o meglio lo teme. Palazzo San Giacomo ha infatti paura che il ricorso all'Esercito ipotizzato dal neoministro all'Ambiente, Corrado Clini, possa essere il primo passo verso il commissariamento, verso un nuovo periodo emergenziale in cui le scelte non sarebbero più una competenza degli enti locali. Il sindaco Luigi de Magistris, infatti, respinge la nuova crisi che sostanzialmente anche tra la strade sembra proprio non esserci: «L'epoca dei commissariamenti non ha portato a nulla di buono e l'Esercito non serve - dice - abbiamo bisogno di aiuto dal Governo e per questo sono contento che il ministro Clini venga domani a Napoli. «Il compito dell'Esecutivo è di aiutare Comune, Provincia e Regione. C'è bisogno di quello che ci spetta, di soldi per la differenziata, per l'impiantistica adeguata e per la sfida della rivoluzione ambientale. Diremo al ministro punto per punto quello che di straordinario stiamo facendo, compreso il fatto che abbiamo zero tonnellate per strada (in realtà ieri erano cento ndr) - continua - perché noi stiamo facendo una sfida contro le mafie, per la legalità e per l'ambiente pulito». E il primo cittadino continua: «La criminalità a Napoli non la scopre il ministro Clini, la criminalità c'è e c'è stata proprio nelle ecomafie e noi stiamo rompendo questo sistema». Il ministro, intanto, precisa il compito che eventualmente avrebbero le Forze Armate all'ombra del Vesuvio: «La situazione dei rifiuti non è una questione di organizzazione della raccolta, è una questione di ordine pubblico. E le questioni di ordine pubblico vanno risolte con le forze dell'ordine ed eventualmente con l'Esercito - dice - la soluzione ai rifiuti di Napoli parte dalla raccolta differenziata e dalla valorizzazione dei rifiuti come risorsa. Se questo sistema, che non richiede grandi tecnologie e organizzazioni complesse perché ormai è collaudato in quasi tutta Italia, non è applicabile a Napoli perché ci sono condizionamenti esterni di cui la malavita organizzata dovrebbe essere la questione più importante, allora non è questione di organizzazione della raccolta dei rifiuti, è una questione di ordine pubblico». Ancora più duro nella replica al titolare del dicastero è però il vicesindaco Tommaso Sodano: «Attualmente non si registra alcuna condizione di emergenza. Abbiamo completato - afferma - la rimozione dei rifiuti giacenti in strada a causa dello sciopero nazionale dei giorni scorsi, il quale soltanto in parte aveva causato alcuni disservizi in città. Non capiamo dunque per quale motivo si continui ostinatamente a parlare di emergenza dei rifiuti. Il sospetto è che dietro questa evocazione dell'emergenza ci sia qualche regia occulta, magari volta al ricatto riguardo a possibili prossime decisioni emergenziali di cui però la città non ha alcun bisogno. Non a caso - sottolinea Sodano - questa evocazione si è attivata subito dopo che è andata deserta la gara per la realizzazione dell'inceneritore a Napoli Est». 

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