Torna l'ipotesi militari in città

Esercito contro i rifiuti? Lite ministro sindaco

2 dicembre 2011 - Francesca Pilla
Fonte: Il Manifesto

Balletto di dichiarazioni tra il nuovo ministro dell'ambiente e il sindaco di Napoli, che per il secondo giorno consecutivo, da lontano, insistono con il botta e risposta sulla possibilità di mandare l'esercito per fronteggiare l'emergenza rifiuti. L'idea è venuta a Corrado Clini mercoledì, rilanciando una pratica di berlusconiana memoria. Ma è noto come andò a finire visto che si possono raccogliere tonnellate di sacchetti, ma se il problema è strutturale e non si sa dove sversarli va da sé che risulti un'operazione inutile, come è stato ricordato al ministro da Luigi De Magistris. Senza contare che, al momento, il capoluogo campano non è in crisi, e se cumuli di spazzatura si sono ammonticchiati in alcuni quartieri nei giorni scorsi, la ragione va ricercata nello sciopero nazionale delle ditte Lavajet e D ocks lanterna che hanno in gestione l'appalto della raccolta Eppure Clini da Trieste ha mantenuto il punto: "t una possibilità, la soluzione ai rifiuti parte dalla raccolta differenziata e dalla valorizzazione dei rifiuti come risorsa. Se questo sistema, ormai collaudato in quasi tutta Italia, non è applicabile a Napoli è perché ci sono condizionamenti esterni della malavita organizzata». In sostanza per il ministro è questione di ordine pubblico. Pronta la replica di De Magi-stris, durante un intervento all'Università insieme al procuratore Giandomenico Lepore: «Alla città servono risorse e fondi per gestire il ciclo, non l'esercito - ha esordito - I commissariamenti hanno portato a sperpero di soldi e la lotta alla criminalità non la fa l'esercito, ma magistratura». Una posizione sostanzialmente condivisa da Lepore che si è detto contrario all'impiego dei soldati perché le soluzioni devono essere trovate dalla politica e dagli amministratori: «Le nostre indagini sono lunghe se non si fa qualcosa subito, quando arriveranno a conclusione saremo sommersi dai rifiuti». Domani Clini sarà a Napoli per una riunione straordinaria con gli enti locali. Anche perché sulle spalle della Campania pesa l'avvertimento di Bruxelles, che deve decidere in questi giorni se sanzionare l'Italia con una nuova supermulta di 20 milioni di euro. «Arriva il ministro? Sono contento - ha risposto il primo cittadino - così vedrà con i propri occhi quello che stiamo facendo». De Magistris si riferisce all'ampliamento della differenziata in diversi quartieri che, pur in presenza di percentuali modeste sul totale della raccolta cittadina, porterà entro la fine dell'anno a coinvolgere 250mila cittadini. Mentre le navi che devono spedire per un anno e mezzo circa 100mila tonnellate di spazzatura in Olanda a un costo più che conveniente sarebbero già pronte a salpare. Ma questo basterà a convincere il ministro dell'ambiente? Clini è un osso duro, è un sostenitore dell'incenerimento tanto che ha annunciato sanzioni per quegli amministratori che si oppongono agli impianti, una soluzione estrema che comunque dovrà passare al vaglio del Parlamento. «Il termovalorizzatore viene usato in Europa. Se funziona in Olanda o a Brescia, può funzionare anche a Napoli», ha puntualizzato il ministro. Ma l'inquilino di Palazzo San Giacomo è uno di quegli amministratori che non ci stanno, il suo no al termovalorizzatore di Napoli-est, su cui anche il governatore Caldoro pare voler trovare un accordo, non si discute. E ieri proprio il presidente della regione è intervenuto nella querelle interistituzionale sottolineando che la situazione è seria, ma non si è arrivati a livelli emergenziali tali da richiedere l'impegno del ministero della difesa.

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