Napoli, torna l'incubo dei rifiuti Clini: "Pronti a mandare l'esercito"

1 dicembre 2011 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

NAPOLI — Ritorna il caos rifiuti. Cumuli per strada e cassonetti rovesciati ai Quartieri Spagnoli. Interviene il ministro Corrado Clini e pensa di militarizzare la città. «Non escludo si possa richiedere il contributo delle forze dell'ordine e dell'esercito». «Siamo in una situazione di nuovo al limite — aggiunge il ministro dell'Ambiente — Forse è il caso di mettersi a ragionare sulle opzioni tecnologiche e ambientali che funzionano in altre regioni e Paesi, come la differenziata e i termovalorizzatori». Sabato il ministro sarà nel capoluogo partenopeo per incontrare il sindaco Luigi de Magi-stris, il governatore Stefano Caldoro e il presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Ma proprio sul termovalorizzatore è scontro tra Governo e Comune. «Ne commissari né esercito: in passato sono state esperienze fallimentari—interviene netto ilvice sindaco Tommaso Sodano. — E no al termovalorizzatore. Al ministro illustreremo il nostro piano: differenziata, tre siti di stoccaggio e i contratti per le navi che partiranno per Olanda». Lanuovaaccelerazionesul caso Napoli parte dallo sciopero nazionale di categoria (Fise) che la notte di lunedì e la mattina di martedì ha impedito il servizio di raccolta rifiuti in gran parte del territorio cittadino. Da due giorni la città è tornata a convivere con cumuli di rifiuti e proteste, come nei giorni dell'ultima crisi. Per Raphael Rossi, presidente Asia, l'azienda municipale che si occupa della raccolta dei rifiuti: «L'emergenza è subito rientrata». Per quanto riguarda l'arrivo dell'esercito, Rossi chiosa: «Se i militari affiancassero i nostri vigili urbani per impedire gli sversamenti abusivi nelle nostre periferie, l'arrivo dell'esercito sarebbe utilissimo. Insomma è facile vedere il dito invece che la luna. Noi abbiamo bisogno non di braccia, ma di fondi per migliorare la differenziata e di luoghi idonei in cui smaltirei rifiuti». Clini, però, al di là dello sciopero è preoccupato per la procedura di infrazione avviata dall'U -nione europea. L'Italia ha appena ottenuto 60 giorni di proroga per presentare il proprio piano rifiuti, ma è solo un breve rinvio. «All'Europa dobbiamo spiegare comevienegestitaladifferenziata. Sappiamo, però, che gli impianti servono comunque», ribadisce il ministro. «La misura più rapida quella di dare vita, in maniera urgente, alla raccolta differenziata — aggiunge — Ma se non è molto difficile dal punto di vista tecnico, potrebbe essere reso difficile dalle circostanze ambientali a cominciare dal ruolo della malavita organizzata. Dobbiamo capire che non abbiamo soluzioni negoziabili».

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