Il vicesindaco Sodano illustra il piano contro l'emergenza: nella zona est il secco e l'umido

"Due impianti nell'area orientale differenziata al 50 per cento nel 2012"

30 novembre 2011 - Ottavio Lucarelli
Fonte: Repubblica Napoli

VICESINDACO, anche il nuovo governo vuole il termovalorizzatore a Napoli est. Lei che risponde? «Che sbaglia. Rispondo che noi non cambiamo idea. Il nostro piano prevede altro. Prevede due impianti nell'area orientale, uno per il secco e l'altro per l'umido con una raccolta differenziata che nel 2012 arriverà al 50 per cento, mantenendo l'obiettivo del 70 per cento alla fine del 2013». Tommaso Sodano, numero due di Palazzo San Giacomo con delega ai rifiuti, rientranelpomeriggio in Municipio mentre mezza città è ancora sporca. Colpa di uno sciopero nazionale che ha colpito i due lotti, Vomero e centro storico, in cui la raccolta è affidata ai privati e non è gestita direttamente dall'Asia.
Una situazione complessivamenteancora molto fragile? «Certo, ma devo chiarire un equivoco».
Quale equivoco? «Mi riferisco a questa storia della crisi. E stata una legge che ha fissato la fine della crisi rifiuti in Campania al 31 dicembre 2009. La situazione invece è sul filo e lo sarà fino a quando non saranno realizzati gli impianti per il secco e per l'umido. Nel frattempo però la situazione, dal giorno del nostro insediamento quando a terra c'erano tremila tonnellate, è migliorata grazie ad una serie di accordi con la Provincia sullo smaltimento. Non dimentichiamo che al Comune spetta la raccolta, ma è la Provincia che deve dirci dove portare i rifiuti. Io non dormo la notte pensando a cosa può accadere se si ferma uno dei tre Stir tra Giugliano, Caivano e Tufino».
La crisi, dunque, non è risolta. Ma allora quando lo sarà? «Con il nostro piano occorrono due anni per diventare autosufficienti».
In che modo? «Con un project financing si possono realizzare nell'area orientale, sui suoli adiacenti il depuratore di San Giovanni a Teduccio, due impianti daventi milioni ciascuno. Unimpian-toperl'umidoel'altroperilsec-co. Due impianti indispensabili. La frazione umida rappresenta infatti il quaranta per cento delle 500 mila tonnellate di rifiuti che la città produce in un anno».
E la differenziata? Come pensate di recuperare il ritardo? «Anche qui va chiarito che il sindaco Luigi de Magistris ha parlato di obiettivi precisi che per noi non cambiano. A fine dicembre arriveremo al 25, una percentuale che sarà raddoppiata nel corso del 2012 con i fondi stanziati dall'ex ministro Stefania Prestigiacomo e confermati dal successore Corrado Clini. Per fine 2013, invece, per legge bisognerà toccare quota 65 ma noi andremo oltre fino al 70 per cento».
Ma le navi per l'Olanda, intanto, partono o no? «Gli accordi con l'Olanda sono chiusi. In un anno e mezzo trasporteremo 150 mila tonnellate».
Il tempo necessario per realizzare gli impianti? «Anche gli industriali sono contrari ad un termovalorizzatore a Napoli est. Del resto se la gara è stata rinviata due volte e al terzo tentativo è andata deserta qualche ragione ci sarà. E la ragione è che Napoli non ne ha bisogno. Acerra brucia seicentomila tonnellate l'anno. La Campania è già terza in Italia per rifiuti bruciati».

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