Rifiuti, ultimatum dell'Ue all'Italia

Il ministro Clini: "Basta pregiudiziali, subito un inceneritore in città"

Tornano i cumuli di immondizia, roghi in via Pietro Colletta e Fuorigrotta: l'incubo di una muova crisi
29 novembre 2011 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

ULTIMATUM dell'Europa: domani a mezzanotte è «la data ultima per l'invio alla Commissione europea, da parte dell'Italia, di una risposta alla lettera di messa in mora per i rifiuti a Napoli». Al momento non è ancora arrivata la documentazione. Joe Hennon, portavoce del commissario europeo all'ambiente Janez Potocnik, conferma: «La Commissioneeuropea attende di conoscere la risposta dell'Italia». Se la Commissione dovesse rivolgersi nuovamente alla Corte, l'Italia rischierebbe una seconda condanna e nuove sanzioni Un fronte rifiuti incandescente. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, torna a proporre con chiarezza e forza l'ipotesi inceneritore. «Sono un ministro tecnico il mio compito è quello di mettere le amministrazioni locali davantiallediverseopzioniche non vengono dalla luna, ma sono le stesse che hanno consentito ad altre regioni di gestire i rifiuti in modo razionale. E siccome quello che è stato fatto in Lombardia o in Emilia è possibile farlo anche in Campania, dobbiamo lavorare in modo tale da affrontare senza pregiudizi e visioni ideologiche, questionichesonomolto pratiche. Spero che con il buonsenso e con un approccio sereno alla tecnologia si possa lavorare bene». In Emilia-Romagna sono in funzione attualmente otto impianti di incenerimento. InLombardiadod i ci.«Dobb iamo cominci are a smontare le pregiudiziali politiche e ideologiche — conclude Clini — Molte aree urbane del nostro paese che respingono una gestione razionale dei rifiuti però poi li mandano in altre città europee o italiane dove vengono smaltite con le stesse tecnologie alle quali si oppongono. C'è qualcosa che non funziona». E la chiosa si riferisce chiaramente a Napoli e alla scelta della giunta de Magistris di inviare i rifiuti in Olanda. Scelta su cuipone deidubbianche la Provincia con Claudio Roveda, presidente di Sapna, che su Dagospia, si chiede: «Il costo supera i3.5 milioni. Se non c'è un'emergenza, come giustificare un affidamento diretto senza gara alla magistratura contabile?». E la Provincia, per voce del suo presidente Luigi Cesaro conferma la linea Clini: «Dobbiamo insistere sul secondo termovalorizzatore». E anche la Regione aumenta il pressing per il secondo termovalorizzatore, proponendo di delocalizzarlo a Giuliano o Capua, per dribblare il "no" del sindaco de Magistris.
E nelle strade da Ponticelli alla Doganella cominciano a tornare i primi cumuli di rifiuti e tornano anche i roghi (segnalati casi invia Pietro Colletta e a Fuorigrotta). Secondo i dati Sapna, con la chiusura di Chiaiano e l'esaurimento di Terzigno, a Natale potrebbe esserci una nuova emergenza. Intanto ieri l'Asia ha distribuito circa 2000 kit per la racconta differenziata porta a porta a Posillipo, che partirà entro metà dicembre.

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