«La situazione sta per precipitare siamo all'anticamera della crisi»
Le discariche Stir al collasso la spazzatura si sta accumulando Chiederemo al ministro Clini di ampliare i poteri di Vardè
«E in atto una procedura negoziale per il termovalorizzatore di Napoli est, la politica dei veti non funziona». Lo annuncia il governatore Stefano Caldoro, lo ribadisce l'assessore regionale all'ambiente, Giovanni Romano, che spiega: «Ognuno di noi deve responsabilmente fare la sua parte e rea-lizzare quanto previsto dalle proprie competenze». Ma lo stesso Romano lancia l'allarme: rischio crisi per Natale.
Ma partiamo dagli impianti. Avanti tutta sul termovalorizzatore?
«Visto quello che è successo nella gara per Napoli est riteniamo che sia possibile una procedura negoziale. È ovvio che la scelta deve essere del commissario, ma a nostro parere bisogna andare avanti».
L'Ipotesi di delocalizzare l'impianto?
«Al momento si lavora su Napoli est. La delocalzzazione non è sostenuta da atti ufficiali e resta quindi solo un'idea».
Quale procedura sarà adottata per assegnare la costruzione e la gestione dell'impianto?
«Questo rientra nelle competenze del commissario. Noi riteniamo che sarebbe utile riaprirle a tutti quelli che avevano manifestato interesse anche senza poi arrivare a un'offerta. Alcuni sono stati scoraggiati dalle difficoltà possibili sul territorio, altri dagli alti interessi richiesti dalle banche. Questo vuol dire che non è l'opera che non attrae o non è necessaria. Dobbiamo essere consapevoli che l'unica alternativa al termovalorizzatore è quella di aprire una discarica da sei milioni di tonnellate».
Il Comune ha annunciato che prima di Natale partiranno le navi dirette in Olanda.
«Non bastano i pannicelli caldi. L'Europa ci chiede di risolvere la situazione in maniera definitiva con la realizzazione degli impianti che abbiamo indicato nel piano rifiuti e noi proseguiremo su questa strada».
L'Europa concederà la proroga?
«Abbiamo chiesto più tempo per rispondere in maniera puntuale: è una prassi che la Ue ha sempre accordato».
Cosa accadrà nei prossimi mesi?
«In questo momento la quantità di rifiuti che riusciamo a smaltire fuori regione non copre interamente la produzione di spazzatura che per questo continua ad accumularsi, seppur lentamente, negli stir e soprattuto in quelli di Napoli e Caserta. Rischiamo quindi un ulteriore aggravamento delle criticità».
E le discariche?
«Temiamo che questa sia l'anticamera di una nuova crisi. Avendo chiuso Chiaiano abbiamo perso la possibilità di sversare 150 tonnellate. È anche imminente la chiusura di Terzigno, che assorbe altre 400 tonnellate al giorno. Salerno ha programmato 5 microdiscariche, Napoli deve passare alla fase operativa. Bisogna valutare in fretta la possibilità di ampliare i poteri di Vardè e parlarne con Clini, che incontreremo la prossima settimana. Nel napoletano è stato raggiunto l'accordo per aprire il sito di Paenzano: facciamolo in fretta altrimenti l'Europa non prenderà sul serio i nostri impegni. Non c'è un'opzione b».