Inceneritore, cittadini azionisti. Piano segreto del Comune per coinvolgere i quartieri

6 giugno 2008 - Antonio Corbo
Fonte: La Repubblica Napoli
Il piano Napoli sarà descritto solo in via informale a Berlusconi durante la sua terza visita. Lo conosce già Bertolaso, che oggi o domani incontra l´assessore Mola. Un appuntamento che segna l´inizio di una collaborazione più intensa tra Comune e Commissariato, dopo gli attriti del 2007.
Con Gennaro Mola è al lavoro il city manager, Luigi Massa. Il sindaco ha raccomandato loro di studiare una soluzione «il più possibile condivisa dai cittadini», sia per l´eventuale discarica di Chiaiano che per l´inceneritore urbano. «Occorre che l´impatto sia il meno violento possibile, che i cittadini siano convinti delle garanzie loro offerte e che ne abbiano anche dei vantaggi». È stato questo l´indirizzo politico di Rosa Russo Iervolino. Vuol risolvere la crisi dei rifiuti con un scatto d´orgoglio per tutta la città.
Non solo rassicurare i cittadini, ma coinvolgerli nei vantaggi. A Massa è stato quindi descritto il sistema di Peccioli, 5mila abitanti, provincia di Pisa. Il presidente Renzo Macelloni li ha coinvolti nella gestione della discarica "Belvedere". Un nome, un programma. «Se un paese scopre che i rifiuti sono oro, non può accadere questo anche in uno o più quartieri di Napoli?» si sarà domandato Massa. Il city-manager ha però preso tempo, «bisogna capire se è fattibile».
Il progetto fonda su due punti: unificare in una "società di gestione" discarica e inceneritore. Una società mista: 51 per cento il Comune, 49 i privati. Ma quali privati? I cittadini di Napoli, più rilevanti nei quartieri interessati. Il Comune può realizzare questo ciclo dei rifiuti con un "azionariato popolare" ma ad una condizione: che il Commissariato gli conceda la gestione di discarica e inceneritore attraverso l´Asìa, società privata con capitale pubblico, cento per cento del Comune di Napoli.
Il progetto rientra nelle direttive del sindaco. Il suo staff ripete che «la discarica o l´inceneritore non deve essere un pacco da dare ad un quartiere, ma una opportunità». È prevista quindi un´ampia riqualificazione: un parco, asili nido, luoghi di aggregazione, impianti sportivi. Prevedibili gli ostacoli. Le multinazionali (i francesi di Veolia) contestano l´affidamento diretto all´Asia, ma chiedono una gara pubblica. Quella che anche Berlusconi vorrebbe evitare per affidare Acerra ai lombardi di "A2A". Scettici gli industriali: avranno l´appalto delle opere civili, sono invece interessati anche alla gestione e ai ricavi del recupero energetico.

 

Powered by PhPeace 2.7.16