Intervista Prestigiacomo: «Basta misure tampone, si acceleri sul termovalorizzatore»

L'ex ministro: si attui il piano di Palazzo Santa Lucia No al commissariamento
Le priorità «Nel periodo di transizione si deve aumentare la raccolta porta a porta e individuare i siti per gli sversamenti»
23 novembre 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

L'ex ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, ha seguito da vicino le vicende dei rifiuti in Campania. Da qualche giorno ha lasciato il posto a Corrado Clini, ma accetta di fare ancora una volta il punto su una vicenda che continua a segnare il passo, segnalando i fronti su quali intervenire rapidamente per evitare la supermulta della Corte di Giustizia Europea.
Lei si è impegnata a lungo per evitare la nuova multa dell'Euro-pa. Che cosa è ancora possibile fare?
«Mi pare che la Commissione europea si sia espressa più volte in termini molto chiari. Il piano rifiuti elaborato dalla regione é stato valutato positivamente e sono state richieste azioni immediate da realizzare nel periodo transitorio finché non saranno realizzati gli impianti. Mi riferisco all'incremento della raccolta differenziata, all'adeguamento degli Stir in modo da ridurre le quantità di rifiuti ed infine l'individuazione siti di discarica».
La gara per il termovalorizzatore di Napoli est è andata deserta. Secondo lel è possibile rimediare?
«Penso che occorra approfondire giuridicamente la possibilità di utilizzare nuove procedure accelerate, ovviamente nel rispetto della legge».
Dalla fine dell'emergenza non è stata aperta nemmeno una discarica perché i sindaci non danno il necessario assenso. Come rimuovere questo ostacolo?
«Purtroppo in assenza di impianti e con gli attuali livelli di differenziata, le discariche sono necessarie e la nomina dei commissari risponde certamente a questa esigenza. Tutti devono dimostrare un maggior senso di responsabilità perché non si può pensare di risolvere a regime il problema dei rifiuti in Campania dicendo no a termovalorizzatori no a discariche e trasferendoli in altre regioni o all'estero. Quella può essere una misura-tampone solo temporanea, la soluzione definitiva non può che essere quella di attivare un corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti».
È possibile pensare a un nuovo commissariamento?
«Sono stata sempre contraria ad un nuovo commissariamento perché rappresenta un fallimento delle istituzioni locali. Era anche prevedibile che dopo un decennio di emergenze ci volesse un po' di tempo prima che gli enti locali potessero riacquisire competenze tecniche e capacità di gestione del servizio».
Quasi ll! 40 per cento dei cittadini non paga la Tarsu. Come intervenire?
«Fornendo un servizio adeguato senza dubbio ma anche perseguendo con forza chi evade»
Darebbe qualche su suggerimento al suo successore?
«Il mio successore è molto bravo farà bene».  

Powered by PhPeace 2.6.4