Rifiuti, sanzioni Ue non immediate

A fine settimana scade l'ultimatum di Bruxelles, ma il provvedimento potrebbe essere rinviato
Il portavoce del Commissario Potonik lascia un margine di recupero all 'Italia Monti chiede una proroga
23 novembre 2011 - Ciro Crescentini
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - A Napoli l'emergenza rifiuti non è mai finita. Il governo nazionale, i cittadini napoletani e campani potrebbero subire una sanzione quotidiana di 500mila euro marcata' Unione Europea. A fine settimana scadono i due mesi di tempo che la Commissione Ue ha tempo che la Commissio concesso all'Italia, per notificare a Bruxelles le misure che intende adottare "con azioni precise e in tempi brevi" per aflinntare l'emergenza rifiuti. L'applicazione dell'inflazione potrebbe essere rinviata. Il presidente del consiglio Mario Monti, sollecitato dal governatore della Campania Stefano Caldoro, ha richiesto una proroga dei termini per i chiarimenti da fornire a Bruxelles. E di fatti, immediata è arrivata la nota dell'Ue ad opera del portavoce del Commissario allAmbiente Janez Potonik, Joe Hennon. "Non siamo ancora a questo punto - ha detto in riferimento alla possibilità della decisione di multare l'Italia - il provvedimento non è immediato, ma il dossier stagna da molti anni me abbiamo sempre detto che volevamo vedere azioni concrete sul terreno". Insomma, per adesso non se ne fa niente, ma non bisogna tirare la corda. Intanto, le istituzioni locali continuano a rinfacciarsi le responsabilità e il piano del ciclo dei rifiuti non viene redatto. A Napoli è stato rinviato il programma per l'estensione della raccolta porta a porta, che avrebbe dovuto portare alla copertura, entro fine anno, di 325 mila abitanti. Il rinvio è stato causato dalla mancata aggiudicazione di due lotti della gara bandita da Asia per la fornitura del materiale necessario. E non salpano le navi che dovrebbero trasportare decine di migliaia di tonnellate di rifiuti in Olanda. Ieri sera un gruppo di tecnici olandesi è ani-vato in città per analizzare' spazzatura partenopea. E' andata deserta la gara per il termovalorizzatore di Napoli est. E questo forse è il motivo dello scontro principale la Ue, perché l'inceneritore è parte integrante del piano sul ciclo dei rifiuti. I bene informati sostengono che la giunta Regionale sull'onda dell'emergenza, sarebbe orientata ad affidare l'appalto per la costruzione e la gestione dell'impianto alla cordata imprenditoriale guidata da A2A che ha presentato una manifestazione di interesse' due ore dopo la chiusura dei termini per la presentazione delle offerte. Nelle ultime ore, alcune tecnici regionali hanno effettuato un sopralluogo a Napoli Est. Ma a quanto pare, il governatore e il sindaco avrebbero stretto un accordo ufficioso' per realizzare un piccolo impianto a Giugliano. Gli esponenti dell'istituzione europea sono infuriati. "Nessuno può essere fiero di quello che è successo nella città. Si è arrivati a un punto in cui ci vorranno almeno 20 anni per smaltire i rifiuti ammassati. E spaventoso" - ha dichiarato il commissario Ue all'Ambiente, Janez Potocnik. Durissimo il commento dell'eurodeputato Enzo Rivellini: "I dati dimostrano che, benché il sindaco De Magistris urli sciocchezze di ogni genere, la raccolta differenziata a Napoli è calata sensibilmente. La Commissione faccia al più presto un sopralluogo a Napoli per capire in che stato si trova la città e a che punto é il piano concordato qualche tempo fa con l'Unione europea" - ha chiesto Rivellini.

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