La Ue: rifiuti, Napoli una vergogna
NAPOLI. «Una vergogna che va avanti da anni». Il commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, non usa mezzi termini, in audizione alla commissione Petizioni, per definire la situazione ambientale nel capoluogo campano. E ribadisce che «bisogna attivare presto la raccolta differenziata, ed in questo la Commissione europea continuerà a pressare le autorità italiane», perché «nessuno può essere fiero di quello che è successo in città. Ci vorranno almeno venti anni per smaltire le giacenze». Anche perché, spiega anche Potocnik, l'inosservanza delle norme europee sull'ambiente costa 50 miliardi di euro annui. Intanto, il portavoce dell'eurocommissario, Joe Hennon, ricorsa che «entro fine settimana scade il termine per la risposta dell'Italia alle nostre richieste contenute nella lettera di messa in mora». Per le sanzioni, Hennon chiarisce che «non saranno immediate. Se riceveremo una risposta carente, avvieremo nuovi negoziati. E solo in caso di fallimento, andremo alla Corte di Giustizia per proporre le sanzioni». E se la presidente della commissione dell'Europarlamento, Erminia Mazzoni, accusa la Commissione di lassismo «nel far rispettare la legislazione ambientale», il collega del Pdl Enzo Rivelllini chiede all'Europa di intervenire «immediatamente per chiedere al Governo italiano di applicare la legge che prevede il commissariamento dei Comuni inadempienti per la differenziata. Altrimenti presenterò una mozione di sfiducia a Potocnik. E chiederò al premier Mario Monti (che ha incontrato ieri sera ndr) di costringere de Magistris a rispettare il piano concordato». E dal capoluogo campano non mancano le reazioni. «O la Provincia di Napoli rende operative ad ho-ras le scelte fatte per le discariche e il Comune accelera per la differenziata o c'è il rischio di ulteriori sanzioni», è il diktat di Una Lucci, segretario generale della Cisl Campania. «Senza un ciclo integrato di rifiuti, senza il trattamento e lo smaltimento degli stessi grazie ad impianti quali inceneritori o compost, il male della Campania resterà incurabile» è l'opinione di Vincenzo Femiano, segretario dell'Ugl Campania. E dal Terzo polo arrivano accuse al sindaco. «Invece di scaricare le colpe su altri, de Magistris farebbe bene a spiegare ai napoletani che la promessa di raggiungere il 70% di differenziata in sei mesi era niente più che una boutade», dice Fabio Benincasa, coordinatore cittadino dell'Udc. E Giuseppe Maisto dell'Api chiede «poche chiacchiere e più fatti».