«Noi vogliamo gestire direttamente i fondi Ue»
Riflettori puntati su Napoli e il piano rifiuti. Dalla crisi acuta della scorsa estate, la città ha avuto quattro mesi di strade pulite, tranne alcune zone della periferia dove si vive tra alti e bassi. Il programma presentato dal comune ha subito dei rallentamenti ma da Palazzo San Giacomo ribadiscono che la road map prosegue secondo il protocollo Rifiuti Zero, adottato lo scorso ottobre con il coinvolgimento di Paul Connett. Il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Tommaso Sodano, insiste: «Vogliamo gestire direttamente le risorse per non subire i ritardi altrui».
Sodano, la Ue continua a minacciare sandonl. Sfamo fermi al 2007, quando parti la procedura?
Quello che è successo ieri non mi è chiaro. Avevamo un appuntamento a Roma per il 21 novembre al ministero per discutere del piano rifiuti prima dell'audizione a Bruxelles, fissata per il 29. Poi c'è stata la crisi di governo e quindi il primo incontro è slittato al 2 dicembre, a cui doveva seguire la missione al Parlamento europeo. In ogni caso non credo che ci sarà una seconda condanna e comunque Napoli è pronta a dimostrare i progressi fatti.
CI sono del ritardi, a cominciare dalla differenziata. Qual è lo stato di avanzamento del plano?
Innanzitutto abbiamo avviato la raccolta porta a porta a Scampia e a breve partiremo con il quartiere Posillipo, entro quest'anno saranno coinvolti 240mila cittadini che dovrebbero salire a 315mila per gennaio 2012. L'anno prossimo dovrebbero arrivare le risorse promesse dall'ex ministro all'Ambiente con cui raggiungere i 500mila abitanti. I ritardi sulla differenziata sono dovuti anche alle gare andate deserte per la fornitura di mezzi e bidoncini, in parte perché chiedevamo la pronta consegna dei contenitori, in parte per la fama di cattivo pagatore dell'Asia (la società che si occupa della raccolta a Napoli, ndr). Uno scoglio che abbiamo superato ieri: la Cassa depositi e prestiti ha concesso i 43milioni che ci servivano per ricapitalizzare Asia. Oggi annunceremo l'arrivo dei primi mezzi per implementare la raccolta.
E gli altri punti del plano? Le navi che devono trasportare i rifiuti all'estero in attesa che si completi I'Implantlstica?
La Ue ci chiedeva di aprire un sito di trasferenza, ne abbiamo allestiti tre. Gli emissari dall'Olanda sono a Napoli, venerdì probabilmente annunceremo l'avvio dell'operazione. Quello che ci serve per andare a regime è, una volta sbloccati i fondi Ue, gestirli direttamente in modo da potenziare le isole ecologiche e proseguire con l'impiantistica per chiudere il ciclo di smaltimento. A Napoli est, invece dell'inceneritore, prevediamo un sito di compostaggio e uno per il trattamento meccanico manuale che ci permetterà di recuperare quasi completamente i rifiuti prodotti. Ma la regione dovrà dare spiegazioni su cosa intende fare delle ecoballe di Taverna del Re e sulle discariche, veri nodi irrisolti del piano regionale. *