L COMMISSARIO CAROTENUTO E I TECNICI IN VISITA AL DEPURATORE. MA PER LA TRATTATIVA PRIVATA CON LA A2A LA STRADA È ANCORA LUNGA

Termovalorizzatore di Napoli Est, primo sopralluogo nell'area

22 novembre 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

NAPOLI. Occorreranno altre ispezioni in via De Roberto per poter capire se si può procedere con l'offerta del Consorzio Ati per la realizzazione e la gestione del termovalorizzatore di Ponticelli. La visita preliminare di ieri, effettuata dal commissario straordinario per la costruzione dell'impianto, Alberto Carotenuto, e da alcuni tecnici della Regione, ha tuttavia dato esito positivo, risultati che però da soli non possono essere sufficienti per intavolare la trattativa privata con il gruppo che fa capo alla A2A e nell'eventualità procedere l'affidamento diretto al fine di appaltare i lavori per l'inceneritore di Napoli Est. Un passo in avanti è stato fatto ad ogni modo, poiché il progetto presentato nell'unica offerta pervenuta a Palazzo Santa Lucia è fattibile. Naturalmente sarà necessario fare slittare di qualche mese, se non di un anno e mezzo, i tempi per l'apertura del cantiere e quindi per mettere in funzione il dispositivo, ma sia il commissario che la Regione non hanno assolutamente abbandonato l'idea di servirsi nel capoluogo campano di un termovalorizzatore capace di rendere autonoma la città partenopea. E proprio in questo senso, secondo quanto trapela proprio dai responsabili di via De Roberto, Carotenuto intenderebbe accelerare in vista anche della riunione a Bruxelles per evitare sanzioni da parte dell'Ue. La Regione, infatti, vuole andare al tavolo continentale con un'idea precisa, una tempistica che seppur allungata rispetto ai programmi possa essere comunque ben definita. L'assenza di offerte per il bando emanato, infatti, non è uno dei fattori che l'Unione Europea può addebitare alle istituzioni locali, mentre riuscire a trovare un'azienda in ogni caso disposta ad assumersi oneri ed onori per l'inceneritore sarebbe un importante punto a favore per la Campania e l'Italia in termini ambientali ed economici. Il commissario ed i tecnici di Palazzo Santa Lucia, infatti, potrebbero tornare già tra una settimana nel depuratore per valutare il grado di complessità delle strutture ipotizzate dal Consorzio inserite nel contesto degli spazi di Ponticelli. Ed inoltre, dopo avere eventualmente superato questo esame, c'è l'ultima prova: quella economica. L'Ati, infatti, non si è presentata al bando soprattutto perché non avrebbe potuto fornire garanzie finanziarie adeguate alle richieste.

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