Unica offerta due ore dopo la scadenza Scontro Comune-Regione sulla regolarità

Termovalorizzatore la gara va deserta ma poi spunta l'A2A

Le verifiche Commissariato al lavoro per verificare la procedura Possibile l'attivazione di una trattativa
19 novembre 2011 - Gerardo Auslello
Fonte: Il Mattino

Nessuna offerta per la gara del termovalorizzatore di Napoli Est, ma una manifestazione di interesse da parte del gruppo A2A, che già gestisce l'impianto di Acerra. Quando alle 12 di ieri sono scaduti i termini per la consegna dei plichi, la fumata nera sembrava inevitabile. Tant'è che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, da sempre contrario alla costruzione del termovalorizzatore, è subito sceso in campo: «Un segnale importante, la conferma che un inceneritore in città non serve. Andiamo avanti seguendo la strada che abbiamo indicato e lo facciamo nonostante i tagli ai fondi e i cambi di governo. Questo dato ci rincuora e rafforza il nostro programma». Dello stesso avviso il vicesindaco e assessore all'Ambiente Tommaso Sodano: «Il bando è andato deserto. Questa è per l'amministrazione, per i cittadini e le cittadine di Napoli, un'ottima notizia. Questa è inoltre la conferma che anche gli imprenditori hanno compreso la ferma lo tà della ve n nuova amministrazione di cercare una strada alternativa all'incenerimento per la chiusura del ciclo dei rifiuti. Speriamo quindi che questa volta anche la Regione e la Provincia concordino nell'integrare i piani di gestione dei rifiuti regionale e provinciale escludendo definitivamente l'ipotesi di costruire un inceneritore a Napoli Est. L'amministrazione conferma invece la propria disponibilità a costruire in quella zona un impianto di compostaggio al servizio della città».
Poi è però arrivato il colpo di scena: alle 14,30 - due ore e mezza dopo la chiusura della gara - l'Ati costituita da A2A Spa (mandataria), Con-structions Industrielles de la Medi-terranèe (CNIM S.A.) ed Eureca Consorzio Stabile hanno presentato una manifestazione di interesse corredata da documentazione amministrativa, progetto definitivo, gestione e cronoprogramma. Ma perché A2A ha seguito questo iter? Lo spiega il portavoce dell'azienda, Gian-franco De Marchi: «Avevamo richiesto una proroga per approfondire alcuni punti del bando di gara, ma non è stata concessa. Abbiamo quindi consegnato l'offerta completa dal punto di vista tecnico. Non abbiamo avuto però il tempo di strutturare la parte finanziaria che richiede tempi più lunghi visto il difficile momento economico nazionale e internazionale». A questo punto l'ultima parola spetta agli uffici legali e al commissario Alberto Carotenuto che stanno verificando la regolarità della procedura. Il passo successivo potrebbe essere l'apertura di una trattativa: si attende, a tal proposito, il via libera dell'Unione europea. Resta dunque in campo l'ipotesi di dar vita al termovalorizzatore di Napoli Est, su cui si registra una netta distanza tra Regione e Provincia da un lato e Comune dall'altro. li vicesindaco Sodano, infatti, incalza Palazzo Santa Lucia: «Per essere valida, l'offerta doveva essere inviata nei tempi previsti. La Regione ne prenda definitivamente atto. Si trovi invece una soluzione condivisa». Di tutt'altro avviso il capogruppo regionale del Nuovo Psi Gennaro Salvatore, vicino al governatore Stefano Cal-doro: «Gara deserta? Per il momento l'unica deserta è quella di Asìa sull'aumento di capitale - chiarisce - Per il bando sul termovalorizzatore consiglierei prudenza a tutti. Saranno fatte le verifiche necessarie per un impianto indispensabile. Lo chiede l'Europa che invita la Campania ad uniformarsi al resto del Paese». Sul destino dell'impianto di Napoli Est, insomma, la tensione non si placa mentre è partito il conto alla rovescia per la procedura d'infrazione avviata dall'Unione europea: gli enti locali e lo Stato sperano di ottenere una proroga, anche per evitare di dover restituire i 17 milioni di euro già impegnati, ma nel frattempo i finanziamenti continuano ad essere «congelati» e ciò crea non poche difficoltà alla Campania.

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