Decreto, no del consiglio giudiziario e Alemi sarà sentito dal Csm
Il presidente del Tribunale di Napoli Carlo Alemi sarà ascoltato lunedì dalla settima commissione del Consiglio superiore della magistratura. Oggetto dell’audizione, il suo contestato provvedimento con il quale, dando esecuzione al decreto del governo, ha affidato a dieci collegi di gip la competenza delle indagini preliminari in materia di rifiuti di tutta la Campania. Ieri si è appreso che il consiglio giudiziario presso la Corte di Appello di Napoli ha infatti dato parere negativo al nuovo piano tabellare di Alemi. Il Csm avrebbe dovuto esprimersi ieri sul piano, che è già stato bocciato anche dalla stragrande maggioranza dei gip. Ma ha scelto una via di mediazione: preferendo prima di sentire le ragioni del presidente del Tribunale napoletano, per avere da lui dati sull’impatto del provvedimento. In particolare la settima commissione vuole avere conoscenza dei carichi di lavoro della sezione gip e di quella dibattimentale del Tribunale; un accertamento necessario visto che il consiglio giudiziario di Napoli ha ritenuto i nuovi compiti incompatibili con l’attuale organico dei giudici per le indagini preliminari e per questo ha bocciato il provvedimento. Tanto più che lo stesso Alemi nel provvedimento riconosce che la formulazione del decreto governativo (si parla genericamente di «Tribunale in composizione collegiale») si presta a più interpretazioni: «Non chiarisce - si legge - se le nuove funzioni siano da attribuire ai magistrati della sezione gip o a una o più sezione dibattimentali del tribunale». Acquisiti questi dati, la commissione si esprimerà; ma sembra difficile che lo possa fare in tempo utile perché la sua proposta sia discussa nel plenum straordinario di lunedì, che dovrebbe licenziare il parere sul dl sicurezza. Un provvedimento, quello di Alemi, molto contestato: 33 gip napoletani si erano infatti opposti al provvedimento chiedendone la «revoca immediata». E oggi la settima commissione avrebbe dovuto esprimersi sulla questione anche basandosi sul parere del consiglio giudiziario di Napoli che ha bocciato il provvedimento di Alemi dando ragione ai gip. A questo punto si tratta di effettuare una serie di verifiche necessarie, proprio alla luce di quanto stabilito dal consiglio giudiziario di Napoli, che ha rilevato come i nuovi compiti siano incompatibili con l'organico dei giudici per le indagini preliminari. Lo stesso Alemi inoltre nel contestato provvedimento rileva come il decreto del governo sia suscettibile di più di un’interpretazione: «Non chiarisce -spiega il presidente- se le nuove funzioni vadano attribuite ai magistrati della sezione gip o a una o più sezioni dibattimentali del tribunale». Il Consiglio superiore è chiamato a pronunciarsi poi su un altro delicatissmo argomento: dovrà dire l’ultima parola rispetto al documento sottoscritto da 75 sostituti procuratori in servizio presso la Procura della Repubblica di Napoli per i quali il decreto legge varato dal governo in materia di contrsato all’emergenza rifiuti, nella parte in cui istituisce una «superprocura regionale», sia incostituzionale.