Provincia di Napoli

Chiaiano: sospensione confermata Stop alla discarica, via alla bonifica

15 novembre 2011 - Antonella Autero
Fonte: Il Denaro

Con un documento approvato ieri dal consiglio provinciale di Napoli si sancisce la chiusura definitiva della discarica di Chiaiano. L'atto impegna il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, "a confermare la sospensione delle attività —si legge nell'atto — anche alla conclusione degli accertamenti predisposti dalla Sap.Na e all'avvio di tutte le operazioni propedeutiche alla messa in sicurezza e bonifica dell'invaso". Ma non finisce qui. Perché i consiglieri chiedono anche di attivare immediatamente tutte le procedure per la chiusura definitiva del sito di svernamento dei rifiuti e invitare la Regione Campania a stilare un progetto per la riqualificazione dell'intera area di Chiaiano. Per il momento, sembra di capire, è meglio accontentarsi della chiusura poi ci sarà tempo per avanzare ulteriori pretese.
IL CICLO INDUSTRIALE Resta il problema dello smaltimento dei rifiuti sul territorio e dell'abbattimento dei costi a carico delle imprese e dei cittadini. Il presidente del consiglio provinciale di Napoli, Luigi Rispoli, conclusa la seduta straordinaria convocata per discutere il caso Chiaiano chiede "tempi rapidi per l'avvio di un ciclo virtuoso di smaltimento dei rifiuti". Molto dipenderà dall'incremento della raccolta differenziata che comunque composta costi elevati sia per le istituzioni che per i diretti interessati. "Attendiamo notizie dai Comuni - dice Rispoli - ma certamente più di quanto stiamo facendo non ci è concesso dalla normativa di riferimento". Auspica una legge per la chiusura di Chiaiano il sindaco di Mugnano, Giovanni Porcelli. "Serve un provvedimento che sancisca lo stop definitivo agli sversamenti — dichiara — e un piano per mettere in sicurezza e bonificare tutta l'area". Che magari a riqualificazione completata potrebbe essere messa a disposizione di aziende che vogliono realizzare insediamenti produttivi.
TARSU TROPPO ALTA Non si placa, invece, la polemica innescata dalla Camera del Lavoro di Napoli che accusa Provincia e Comune per l'aumento della tassa sui rifiuti (Tarsu). "Parliamo di un incremento del 10 per cento rispetto al 2011 e addirittura del 100 per cento rispetto al 2008" si legge nella nota diffusa dall'organismo. All'ente Provincia e all'amministrazione comunale si chiede l'attivazione di sistemi tecnologicamente avanzati per il controllo dei dati e la lotta all'evasione. "Solo così la tassa si può ridurre - dice Teresa Potenza della Cgil Napoli - fermo restando il fatto che fasce deboli di lavoratori, anziani e chi non ha più occupazione deve subire comunque considerevoli decurtazioni". In campagna elettorale, per la verità, si era detto che fino alla conclusione dell'emergenza rifiuti la Tarsu sarebbe stata sospesa.

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