Allarme dell'Aie e Cnr

«Più tumori e malformati vicino ai rifiuti»

L'indagine Studio dell'Istituto di Fisiologia del Cnr sui 32 Comuni dell'Asl Napoli 4
15 novembre 2011
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

MILANO — Più morti, malformazioni e maggiore incidenza di tumori: questo il quadro riscontrato da diversi studi, condotti tra il 2004 e 2011, sugli abitanti della Campania che vivono vicino a rifiuti pericolosi. Lo segnala un'indagine dell'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Roma e Pisa, pubblicata sulla rivista «Epidemiologia e prevenzione» in occasione del convegno dell'Associazione italiana epidemiologia (Aie). In particolare, per quel che riguarda le patologie oncologiche, è stata riscontrata nell'area del registro tumori dell'Asl Napoli 4, che comprende 35 Comuni, una maggiore incidenza di cancro al polmone, fegato, testicolo, esofago, laringe, tiroide, linfoma non Hodgkin, leucemie e sarcoma dei tessuti molli nei maschi, e più casi di cancro al rene, dotti biliari, cervello, leucemia e mieloma nelle donne. Ma non finisce qui. Nei soggetti residenti vicino a siti di abbandono di rifiuti pericolosi sono stati osservati invece livelli maggiori di diossine, furani, Pcb (policlorobifenili, verosimilmente per le combustioni illegali) e Pbde (polibromodifenileteri) nel latte materno. Secondo l'Aie il trattamento in discariche controllate e in impianti moderni di incenerimento non costituisce problemi rilevanti per la salute, al netto dell'efficienza della gestione e delle tecnologie di combustione e depurazione degli effluenti. I maggiori rischi per la salute derivano invece dalle emissioni da discariche e siti di abbandono illegali, da impianti d'incenerimento con tecnologie obsolete e dalle combustioni incontrollate di rifiuti. E c'è dell'altro. L'Istituto Superiore di Sanità ha intanto rivelato in Commissione Ecomafie l'esito di uno studio sulle vittime per tumore nei siti di interesse nazionale (Sin, a rischio per la salute, la Campania ne è costellata tra Napoli e Caserta) tra il '95 e il 2002. E una strage silenziosa. «Nei 44 Sin esaminati si sono verificati iomila decessi per tutte le cause e 4.000 per tutti i tumori in eccesso rispetto ai riferimenti regionali», ha riferito Roberta Pirastu, epidemiologa dell'Iss.

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